Posts Tagged ‘vita’

della Gloria

08/10/2020

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Di tutti i beni della vita la gloria è il più alto; quando il corpo è diventato polvere, il gran nome vive ancora. Valoroso, lo splendore della tua gloria sarà immortale nel canto; poiché la vita terrestre svanisce e i morti vivono sempre.

Friedrich Schiller

dalla Grecia: Kostantinos Kavafis

06/08/2020

E se non puoi la vita che desideri.

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E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.

Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.

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Constantinos Kavafis

Alessandria d’Egitto 29.4.1863 – 29.4.1933

dalla Cina: Mo Yan (Nobel per la letteratura 2012)

12/04/2020

“Si sentiva stremata, l’appiglio sfuggente al presente, l’appiglio al mondo e alla vita, le sarebbe presto scivolato dalle mani. Era questa la morte? Stava forse per morire? Non avrebbe più rivisto il cielo, la terra, il sorgo, suo figlio, e il suo amante che combatteva alla testa dei soldati? Gli spari risuonavano in lontananza oltre la fitta cortina di nebbia. Douguan! Douguan! Figlio mio, aiutami, tienimi stretta, tua madre non vuole morire. Oh, cielo! Cielo… mi hai donato un amante, un figlio, la ricchezza, e questi trenta anni di vita densa come il sorgo rosso. Cielo, me le hai donate queste cose, non puoi riprendertele, perdonami, ma lasciami andare! Cielo, pensi che io sia in colpa? Credi che se avessi diviso il cuscino con un lebbroso, e generato un mostro rognoso e purulento insozzando questo bel mondo sarei stata nel giusto? Cielo, cos’è la castità? Cos’è la giusta via? Cos’è la bontà? Cos’è il male? Non me l’hai mai detto, ho sempre dovuto sbrigarmela da sola. Amo la felicità, amo la forza, amo la bellezza, il mio corpo mi appartiene, sono padrona di me stessa, non ho paura di sbagliare, non ho paura della punizione, non ho paura di entrare nei diciotto gironi del tuo inferno. Ho fatto tutto ciò che dovevo fare e ciò che andava fatto, e non temo nulla. Ma non voglio morire, voglio vivere, voglio vedere ancora un po’ di mondo. Cielo…“ 

da “Sorgo Rosso”, Romanzo

della vita e della morte

26/03/2020

Così Vladimir Nabokov

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“La vita è una grande sorpresa. Non vedo perché la morte non potrebbe esserne una anche più grande.”

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dall’Italia: Eugenio Montale

24/03/2020

Spesso il male di vivere

Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l’incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.

Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.

della speranza

22/03/2020


Speranze dietro speranze svaniscono, ma il cuore continua sempre a sperare; un’onda dietro l’altra si rompe, ma il mare non si esaurisce: Che le onde si abbassino e si sollevino, è questa appunto la vita del mare; e che si speri di giorno in giorno, è così fatta la vicenda del cuore.

FRIEDRICH RUCKERT

Dalla Germania: Hermann Hesse

26/01/2020

Canzone di viaggio

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Sole illumina il mio cuore,
vento disperdi le mie pene e i miei lamenti!
Piacere più profondo non conosco sulla terra
se non di andare lontano.

Per la pianura seguo il mio corso,
il sole deve ardermi, il mare rinfrescarmi;
per condividere la vita della nostra terra
dischiudo festoso i miei sensi.

E così ogni nuovo giorno mi deve
nuovi amici, nuovi fratelli indicare,
finché lieto posso tutte le forze celebrare,
e di ogni stella diventare ospite e amico.

Hermann Hesse

(Nobel per la letteratura 1946)

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dalla Spagna: Antonio Machado

11/07/2019

S’E’ APERTA LA PORTA

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S’è aperta la porta che ha

dentro il mio cuore i suoi cardini

e il quadro della mia vita

è tornato ad apparire.

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Nuovamente la piazzetta

con le sue acacie fiorite,

ancora la fonte chiara

e la sua storia d’amore.

dell’umorismo

30/03/2019

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L’umorismo è la capacità intelligente e sottile di rilevare e rappresentare l’aspetto comico della realtà.

dal Brasile: Murilo Mendes

30/03/2019

Cantico di Pedro Malazarte

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Io sono lo sguardo che penetra negli strati del mondo,
vado sotto la pelle e scuoto i sogni.
Non disprezzo nulla che abbia visto,
tutte le cose si registrano per sempre nella mia testa.
Tocco i fiori, le anime, i suoni, i movimenti,
scoperchio le case sulle grandi altezze della terra,
strappo i profumi dai corpi delle ragazzine che sognano.
Trasferisco le coscienze,
la strada si rompe sotto i miei passi,
e vado nei quattro angoli della vita.
Consolo l’eroe vagabondo, glorioso il soldato vinto,
non posso amare nessuno perché sono l’amore,
mi sono sorpreso nel congratularmi con i gatti
e nel chiedere scusa al mendicante.
Sono lo spirito che assiste la Creazione
e che scuote tutte le anime che incontra.
Complesso, disarticolato, lontano come il diavolo.
Nulla mi trattiene sui cammini del mondo.