Posts Tagged ‘vento’

dall’Italia: Dino Campana

16/04/2020

Barche amorrate

 

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Le vele le vele le vele

Che schioccano e frustano al vento

Che gonfia di vane sequele

Le vele le vele le vele!

Che tesson e tesson: lamento

Volubil che l’onda che ammorza

Ne l’onda volubile smorza

Ne l’ultimo schianto crudele

Le vele le vele le vele

 

DINO CAMPANA, Canti Orfici, Varie e frammenti.

Dalla Germania: Hermann Hesse

26/01/2020

Canzone di viaggio

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Sole illumina il mio cuore,
vento disperdi le mie pene e i miei lamenti!
Piacere più profondo non conosco sulla terra
se non di andare lontano.

Per la pianura seguo il mio corso,
il sole deve ardermi, il mare rinfrescarmi;
per condividere la vita della nostra terra
dischiudo festoso i miei sensi.

E così ogni nuovo giorno mi deve
nuovi amici, nuovi fratelli indicare,
finché lieto posso tutte le forze celebrare,
e di ogni stella diventare ospite e amico.

Hermann Hesse

(Nobel per la letteratura 1946)

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dalla Germania: C. J. Heinrich Heine

26/11/2019

Non giurare, baciami soltanto…

Non giurare, baciami soltanto,
non credo di donna ai giuramenti!
Le tue sono dolci parole, ma
più dolce è il bacio che t’ho rapito!
Lo possiedo e reputo, inoltre,
la parola futil nebbia e vento.

Giura pur, mia cara, giura sempre,
credo alla tua semplice parola!
Sul petto tuo voglio gettarmi
e credere che sono felice;
io credo, cara, ch’eternamente
e ancora a lungo tu m’amerai.

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dal Nicaragua: Gioconda Belli

10/08/2019

 

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Poetessa, scrittrice, politica, rivoluzionaria, donna.

Un consiglio. Leggetela. .Non ve ne pentirete.

 

Io sono la tua indomita gazzella

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Io sono la tua indomita gazzella,
il tuono che rompe la luce sul tuo petto
Io sono il vento sfrenato sulla montagna
e il fulgore intenso del fuoco dell’ocote.
Io scaldo le tue notti,
accendendo vulcani nelle mie mani,
bagnandoti gli occhi col fumo dei miei crateri.
Io sono arrivata fino a te
vestita di pioggia e di ricordi,
ridendo la risata immutabile degli anni.
Io sono l’inesplorata strada,
la chiarezza che rompe la tenebra.
Io metto stelle tra la tua pelle e la mia
e ti percorro completamente,
sentiero dopo sentiero,
scalzando il mio amore,
denudando la mia paura.
Io sono un nome che canta e si innamora
dall’altro lato della luna,
sono il prolungamento
del tuo sorriso e del tuo corpo.
Io sono qualcosa che cresce,
qualcosa che ride e piange.
Io,
quella che ti ama.

Gioconda Belli 

dalla Russia: Aleksàndr Blok

18/03/2019

” Il vento portò da lontano “.

Il vento portò da lontano
l’accenno di un canto primaverile,
chissà dove, lucido e profondo
si aprì un pezzetto di cielo
In questo azzurro smisurato,
fra barlumi della vicina primavera
piangevano burrasche invernali,
si libravano sogni stellati
Timide, cupe e profonde
piangevano le mie corde
Il vento portò da lontano
le sue squillanti canzoni.

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Canti Cheyenne, canti Apache

17/01/2019

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L’origine del mondo

All’inizio del mondo

è stata la Grande Tartaruga

a farci dono della Terra,

dopo aver attraversato

le acque gialle del Nulla.

Così mio padre ha detto.

Frustrazione

Ho lunghe ore d’attesa sulle spalle

e non arriva il cervo,

si nasconde la lepre.

Venite a me, animali,

i sono stanco

di contare le nuvole,

i fili d’erba,

e le mie frecce,

sempre le stessa quantità,

nella faretra.

Unità

Il cibo che cuoce

di fronte alla mia casa

renderà forte me e la mia famiglia.

L’acqua che cade dal cielo

ci purificherà,

rendendoci più uniti.

Come grano sui campi cresceremo.

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Info >> Testi tratti da Il sole è il padre di mio padre(102 canti Cheyenne e Apache), ed. Mondadori: I miti

dalla Francia: Charles Baudelaire

27/03/2018

L a   M u s ic a

Spesso la musica mi porta via come fa il mare. Sotto una
volta di bruma o in un vasto etere metto vela verso
la mia pallida stella.

Petto in avanti e polmoni gonfi come vela scalo la cresta 
dei flutti accavallati che la notte mi nasconde;

sento vibrare in me tutte le passioni d’un vascello che dolora,
il vento gagliardo, la tempesta e i suoi moti convulsi

sull’immenso abisso mi cullano. Altre volte, piatta bonaccia,
grande specchio della mia disperazione!

dall’Ungheria: Gyula Juhàsz

25/01/2015

marc-chagall-gli-innamorati

 

 

E'amore2

 

della terra, di Fukushima, della poesia

30/03/2011

Nuda è la terra, e l’anima

Antonio Machado


…..Nuda è la terra, e l’anima

ulula contro il pallido orizzonte

come lupa famelica. Che cerchi,

poeta, nel tramonto?

….. Amaro camminare, perché pesa

il cammino sul cuore. Il vento freddo,

e la notte che giunge, e l’amarezza

della distanza … Sul cammino bianco,

….. alberi nereggiano stecchiti;

sopra i monti lontani sangue ed oro …

Morto è il sole … Che cerchi,

poeta, nel tramonto?