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Posts Tagged ‘popolo’
Per un’Italia libera e unita nella concordia
25/04/2019la politica dell’apparenza
24/02/2018
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“Il popolo è un pessimo giudice: nella sua stoltezza per lo più onora chi non lo merita, perché stupidamente crede all’apparenza”
Quinto Orazio Flacco
dalla Grecia: Costantino Kavafis
17/02/2018Quanto più puoi
Farla non puoi, la vita,
come vorresti? Almeno questo tenta
quanto più puoi: non la svilire troppo
nell’assiduo contatto della gente,
nell’assiduo gestire e nelle ciance.
Non la svilire a furia di recarla
così sovente in giro, e con l’esporla
alla dissennatezza quotidiana
di commerci e rapporti,
sin che divenga una straniera uggiosa.
la politica e l’opinione di sé
17/02/2018Alle prossime elezioni ed alle speranze, pensando, dell’italiche genti …
“Come l’individuo, così le nazioni non faranno mai nulla se non saranno piene di sé stesse, di amor proprio, ambizione, opinione di sé, confidenza in sé stesse.”
Giacomo Leopardi
della morale
11/02/2018
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“Colui che predica la morale limita di solito le sue funzioni a quelle d’un trombettiere di reggimento, che dopo aver sonata la carica e fatto molto rumore, si crede dispensato di pagar di persona”.
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Lemesle, Misophilanthropopanutopies
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Politica: … diceva Montaigne …
18/01/2018
“Anche sul trono più elevato del mondo
si è seduti sul proprio culo.”
MICHAEL de MONTAIGNE
della stampa, del teatro … e della politica
15/01/2018………….
Un popolo che ha la libertà di stampa e la libertà del teatro, arriva a sopportare ogni cosa dai suoi governanti; perché queste due libertà sono come un virus attenuato delle rivoluzioni.
Albert Guinon, drammaturgo francese, 1863 – 1923
… verso le elezioni. Cicerone diceva che …
12/01/2018Nulla è più instabile del popolino, nulla più insicuro della volontà degli uomini e nulla più ingannevole delle decisioni della folla.
MARCO TULLIO CICERONE
Alla Grecia, con amore
26/04/2015
E’ di un paio di giorni la notizia (riportata dall’Agenzia Bloomberg) che, a Riga, Jeroen Dijsselbloem, oscuro politico olandese succeduto a Jean-Claud Junker quale presidente dell’Eurogruppo, ha definito Yanis Varoufakis, docente universitario di economia e Ministro dell’economia greco “un perditempo, un giocatore d’azzardo, un dilettante”.
Non voglio entrare più di tanto nel merito. Segnalo, comunque, che il tempo dato alla Grecia per presentare un proprio piano che possa essere accettato, anche se non totalmente gradito, dal resto d’Europa, scade alla fine del prossimo Maggio. Inoltre, cosa che era facile prevedere, l’atteggiamento più punitivo che comprensivo dell’Europa nei confronti del popolo greco spinge il primo ministro Tsipras a chiedere aiuto anche a Putin aprendo così, forse, alla flotta Russa un facile accesso al mare Egeo ed alla sicurezza dei suoi porti. Tralascio, comunque, considerazioni di “realpolitik” e della questione intendo parlare con il cuore.
Da circa cinquant’anni mi interesso anche di economia. Varoufakis, a mio avviso, ancorché talvolta con atteggiamenti che si potrebbe risparmiare, ha ragione. La Grecia ha bisogno di più tempo. Soccorriamola temporalmente, concediamole il tempo necessario a compiere un’impresa titanica.
Darà da mangiare al proprio popolo, colpirà con le imposte chi le imposte non le ha mai pagate, continua a non pagarle ed ha già portato gran parte della propria liquidità altrove.
Salviamo la Grecia. L’Europa tutta, anche quella nordica, deve qualche cosa al suo passato, ma anche al suo presente se consideriamo le riflessioni che ci sta inducendo a fare circa le distorsioni di un sistema che sprofonda nella completa indigenza gli ex poveri, porta alla povertà la borghesia, apre la strada al fascismo di Alba dorata ed a chissà cos’altro, moltiplica le ricchezze di chi ricco è già.
Salviamo i greci anche con una colletta spontanea di singole persona, foss’anche un regalo. Un prestito popolare fatto col cuore più che con la testa. Un prestito che nasca dall’anima, dall’amore per la cultura, dalle pulsioni generate dall’intelletto quando si pensi a tanti Grandi del passato greco: Socrate, Aristotele, Fidia, Pindaro, Saffo, Mitride, Prassilla, Telesilla …. e così via all’infinito, Consegniamo, idealmente, al popolo greco, novello Ulisse che ha ben poche colpe, tradito dai suoi governanti, una nuova zattera con la quale battersi contro i marosi e vincere un’Europa senza più anima (le morti dei migranti nel Mediterraneo ne sono un’altra prova), ormai raffigurabile come un novello ed irato Poseidone alla ricerca della vendetta, non della pace.
Buon inizio settimana a tutti.
banzai43
del Governo e del governare
17/03/2015I governi son vele, il popolo il vento, lo stato la nave, il tempo il mare.
Borne, Frammenti e Aforismi
Per governare occorre senza dubbio la fermezza, ma anche molta flessibilità, molta pazienza, molta compassione.
Lacordaire, Pensées