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Mancare di poesia

28/07/2018

LA BANALITA’

Le vite banali producono solo azioni banali

e la frivolezza è il destino sicuro

di quanti non meditano, riflettono o pensano

e sanno solo agitare la coda.

Le vite banali fanno a pugni con la poesia

quell’allegria piena di universo

– che ci ha insegnato Ungaretti –

ossia vivere il linguaggio come una festa

mero pentimento del silenzio

coltello nel testo e respiro

nella voce e in latenza.

La banalità è mancare di poesia

ed essere feriti dalla vita

irrimediabilmente.

Mempo Giardinelli

Scrittore e giornalista argentino

Scegliere e lasciare il proprio segno

24/07/2018

.

E’ impossibile non scegliere, ognuno di noi è chiamato a lasciare un segno sulla tela bianca della vita, perché scegliere definisce e compie la nostra identità.

Alessandro D’Avenia

Corriere della Sera, 21 luglio 2018

dei fatti e del fotografare

21/02/2018

Sfumature

Di foto colorate è pieno il mondo.

Color che nuoce

al divagare audace,

che lo ingessa

nel “vero” rivelarsi del presente.

         Nessuno spazio per i sogni miei.

Foto con bianchi e grigi

         tesi al nero

una trama di luci

         da indagare.

Sfumature di sogno

per pensare

per creare un reale

“inesistente”.

         Dar corpo a un mondo tuo,

         camera in mano usando,

         solamente, qualche click.

La libertà (secondo Gao Xingjian)

26/01/2018

La libertà è uno sguardo, un tono della voce, sguardo e tono sono cose fattibili, quindi tu hai già qualcosa. E questa libertà è un dato di fatto come l’esistenza della materia, di un albero, di un filo d’erba, di una goccia d’acqua, e la tua libertà di usare la tua vita è altrettanto inconfutabile e indubitabile.

Ma la libertà è anche facile da perdere, e il tuo sguardo, la tua intonazione non durano che un attimo, provengono da un tuo atteggiamento interiore: quel che tu vuoi afferrare è proprio questa libertà sfuggente, istantanea. Per questo fai ricorso al linguaggio, proprio per averne una conferma, anche se la tua scrittura non potrà durare in eterno. Ma quando tu scrivi questa libertà ti diventa visibile, e tu la senti mentre scrivi, leggi, ascolti, la libertà risiede nella tua stessa espressione, tu vuoi questo piccolo lusso, l’espressione della tua libertà, e la libertà di esprimerti, e solo quando l’hai ottenuto ti senti davvero libero.

Ma la libertà non si regala, né si compra, la libertà è piuttosto consapevolezza della tua propria vita, è questo il bello della vita, gusta questa libertà come la gioia che ti dà l’amore fisico con una bella donna. Non è la stessa cosa?

La santità o il despotismo, la libertà non li può sopportare e tu non vuoi né l’una né l’altro,  in ogni modo non potresti mai raggiungerli, piuttosto che fare tanti sforzi per arrivarci è meglio avere un po’ di libertà.

Gao Xingjian (Nobel per la letteratura anno 2000)

da “Il libro di un uomo solo”

A Parigi pensando ed al mondo tutto

11/01/2015

Indagare dall’alto

.

Poter volare e

da lassù vedere

scrutare attento

questa umanità.

 

Cercar dove si cela

della Ragione l’ultimo

rifugio. E chiamarla

a gran voce perché torni.

 

Indagare dall’alto i

nostri cuori

isolarne gli odii più profondi

promuovere la quiete fra fratelli.

 

Non Amore, non Fede,

non Preghiera

un dono ancor maggiore

vorrei fare. Un’unica parola:

                        TOLLERANZA.

 

……………banzai43

uccellinovola

……………(8.01.2015)