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02/02/2020
E IL DISCO INFUOCATO DEL SOLE

E il disco infuocato del sole declina nel mare vermiglio.
Ai confini della foresta e dell’abisso, mi perdo nel dedalo del sentiero.
L’odore m’insegue forte e altero, a pungere le mie narici
Deliziosamente. Mi insegue e tu mi insegui, mio doppio.
Il sole si immerge nell’angoscia
In una messe di luci, in un’esultanza di colori e di grida irose.
Una piroga sottile come un ago nella ferma intensità del mare,
Uno che rema e il suo doppio.
Sanguinano le rocce di Capo Nase, quando lontano si accende il faro
delle Mamelles.
Al pensiero di te, così mi trafigge la malinconia.
Penso a te quando cammino e quando nuoto,
seduto o in piedi, penso a te mattina e sera,
La notte quando piango e sì, anche quando sono felice
Quando parlo e mi parlo e quando taccio
Nelle mie gioie e nelle mie pene. Quando penso e non penso,
Cara penso a te.
Tag:abisso, Africa, angoscia, colori, donna, felicità, fiume, foresta, gioia, ira, Leopold Sedar SDenghor, luci, mare, notte, odore, ombra, pena, pensiero, pianto, piroga, Senegal, sole
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24/02/2019
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E se dopo tante parole …
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E se dopo tante parole,
non sopravvive la parola!
E se dopo le ali degli uccelli,
l’uccello fermo non sopravvive!
Sarebbe meglio, in verità,
che si mangino tutto e si finisca!
Esser nati per vivere della nostra morte!
Alzarsi dal cielo verso terra
sui propri disastri
e spiare il momento di spegnere la tenebra con l’ombra!
Sarebbe meglio, francamente,
che si mangino tutto e… cosa importa!
E se dopo tanta storia soccombiamo
non già d’eternità,
ma di cose così semplici come stare
in casa o mettersi a pensare!
E se scopriamo poi,
tutt’a un tratto, di vivere,
a giudicare dall’altezza degli astri,
dal pettine e dalle macchie sul fazzoletto!
Sarebbe meglio, in verità,
che si mangino tutto, non c’è dubbio!
Si dirà che abbiamo
in uno dei nostri occhi molta pena
come anche nell’altro, molta pena,
e in tutt’e due, nello sguardo, molta pena…
Allora… Certo!… Allora… tutti zitti!
Tag:ali uccello, dignità, disperazione, dolore, eternità, giustizia, ingiustizia, mangiare, morire, parole, pena, povertà, sguardo, sofferenza, sopravvivere, storia, vivere
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14/01/2019
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Salvatore Fiume (Comiso 23.10.1915 - Milano 3.6.1997)
Pittore, scultore, architetto, scenografo, scrittore
fu anche poeta. Eccovi una composizione tratta da “Scrivo a Te donna”
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Adesso tu
stai dormendo ed io
ti vedo
come se tu fossi assopita qui,
nel mio studio.
Conosco il tuo modo di dormire,
conosco il tuo respiro,
le tue mani,
i piedi che ho tanto baciato.
Tutto ciò che sei
nello spirito e bella carne
percorre continuamente
il mio corpo
insieme al mio sangue.
Ma altri fermeranno
questo incanto
e non potremo far nulla per evitarlo.
Mi costi anche la vita
mi costi qualunque pena,
questo amore, non lo allontanerò,
dalla mia anima.

Tag:amare, amore, anima, carne, desiderio, dormire, incanto, pena, pittura, respirare, sangue, vivere
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08/03/2017
UOMINI
come già scrissi esattamente lo scorso anno, le donne dovrebbero essere festeggiate ogni giorno. Invece, purtroppo, non passa giorno che non siano sfruttate, maltrattate, angariate, stuprate, uccise.
Instilliamo nei nostri bimbi il rispetto, la tolleranza, la comprensione … e tutto ciò che di buono possiamo insegnare.
Mentre scrivo la mezzanotte è giunta. E’ il nuovo giorno. E’ l’8 Marzo, la “Festa della Donna” Una festa inutile se domani sarà tutto come prima.
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.Comunque sia oggi si festeggia la Donna e noi che la donna la rispettiamo ogni giorno, oggi facciamolo un poco di più, magari solo con una carezza.

banzai43
(Immagine acquisita in rete)
Tag:amore, comprensione, donna, famiglia, figli, gioia, pena, rispetto, sofferenza, uomini, uomo
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