Posts Tagged ‘parole’
01/04/2020
Che strane giornate stiamo vivendo. Chi può lavora da casa, ma anch’esso come tutti s’ingegna a far passare il tempo il più rapidamente possibile. … così si arriva a sera, in attesa del giorno che verrà. Aumentare di un poco l’usuale lettura aiuta a spingere la giornata verso la notte ed a perderci, forse, in situazioni nuove, personaggi diversi, riflessioni.
Oggi, con soggetto la solitudine, mi ha intrigato questo breve pensiero:
” Sai, disse, la solitudine fabbrica pensieri. La tua mente non produce suoni, ma le idee si rintanano, camminano, si fermano, ripartono, si visitano l’una con l’altra. Qualche volta prendi la penna o accendi il computer perché non vuoi perdere la compagnia di quella tale riflessione. Sai il pensiero che ti si sveglia in mente all’alba, con la prima luce, e ti accorgi che hai continuato a pensare per tutta la notte, mentre dormivi? Non devo scordarmene, ti dici, prendi il primo foglio che trovi, senti nella fronte l’attimo in cui il pensiero si pietrifica in parole. Scrivi senza guardare ciò che hai scritto. “
(tratto da Masada di Maria Grazia Siliato)

Tag:alba, fronte, giornate, idee, lavorare, leggere, luce, mente, notti, ore, parole, pensieri, personaggi, riflessioni, situazioni, sogni, solitudine, sonno, suoni, veglia, vivere
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26/11/2019
Non giurare, baciami soltanto…
Non giurare, baciami soltanto,
non credo di donna ai giuramenti!
Le tue sono dolci parole, ma
più dolce è il bacio che t’ho rapito!
Lo possiedo e reputo, inoltre,
la parola futil nebbia e vento.
Giura pur, mia cara, giura sempre,
credo alla tua semplice parola!
Sul petto tuo voglio gettarmi
e credere che sono felice;
io credo, cara, ch’eternamente
e ancora a lungo tu m’amerai.
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Tag:amore, bacio, donna, felicità, giuramento, labbra, legame, nebbia, parole, vento
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19/03/2019

.Gomitolo di piume.
Le poesie che ho vissuto tacendo sul tuo corpo
mi chiederanno la loro voce un giorno, quando andrai.
Ma io non avrò più voce per ridirle allora. Perché tu eri abituata
a camminare scalza per le stanze, e poi ti rannicchiavi sul letto,
gomitolo di piume, seta e fiamma selvaggia. Incrociavi le mani
sui ginocchi, mettendo in mostra provocante
i piedi rosa impolverati. Devi ricordarmi così – dicevi;
ricordarmi così coi piedi sporchi; coi capelli
che mi coprono gli occhi – perché ti vedo più profondamente così. Dunque,
come potrò più avere voce. La Poesia non ha mai camminato così
sotto i bianchissimi meli in fiore in nessun paradiso
Tag:amore, capelli, fiamme, letto, paradiso, parole, piedi, piume, poesia, seta, voce
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17/03/2019
Mia cara, non credo
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Mia cara, non credo affatto alle tue parole,
né ai tuoi sentimenti, né ai tuoi occhi credo
e neppure a me stesso; credo soltanto
alle stelle che splendono in alto.
Fiume latteo, mi inondano
quelle stelle di sogni veritieri,
e in un deserto senza confini
allevano per me fiori non terreni.
E tra quei fiori, in quella eterna estate,
di quell’argento stellare madida,
come bella tu sei e come puro, libero,
in quella chiarità siderale è l’amore.
Tag:amore, bellezza. libertà, charore, confini, CREDERE, deserto, estate, fiducia, fiori, luce, parole, sentimenti, sogni, stagioni, stelle, verità, via lattea
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02/03/2019

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Bisogna cercar la poesia non già nelle parolette infilzate l’una all’altra, ma nell’atmosfera che queste parolette creano.
EMILE VERHAEREN, Impressions
Si può essere poeta anche coi capelli corti. Si può essere poeta e pagare puntualmente l’affitto. Benché poeta si può andare a letto con la propria moglie.
JULES RENARD, Journal
Tag:affitto, amore, creazione, letto, libertà, libertà di pensiero, moglie, parole, poesia, poeta, versi
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24/02/2019
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E se dopo tante parole …
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E se dopo tante parole,
non sopravvive la parola!
E se dopo le ali degli uccelli,
l’uccello fermo non sopravvive!
Sarebbe meglio, in verità,
che si mangino tutto e si finisca!
Esser nati per vivere della nostra morte!
Alzarsi dal cielo verso terra
sui propri disastri
e spiare il momento di spegnere la tenebra con l’ombra!
Sarebbe meglio, francamente,
che si mangino tutto e… cosa importa!
E se dopo tanta storia soccombiamo
non già d’eternità,
ma di cose così semplici come stare
in casa o mettersi a pensare!
E se scopriamo poi,
tutt’a un tratto, di vivere,
a giudicare dall’altezza degli astri,
dal pettine e dalle macchie sul fazzoletto!
Sarebbe meglio, in verità,
che si mangino tutto, non c’è dubbio!
Si dirà che abbiamo
in uno dei nostri occhi molta pena
come anche nell’altro, molta pena,
e in tutt’e due, nello sguardo, molta pena…
Allora… Certo!… Allora… tutti zitti!
Tag:ali uccello, dignità, disperazione, dolore, eternità, giustizia, ingiustizia, mangiare, morire, parole, pena, povertà, sguardo, sofferenza, sopravvivere, storia, vivere
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22/02/2019
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F i g l i
Si sono appropriati di ogni nostro gesto
hanno gli stessi occhi, la stessa
inclinazione a contar storie
magari un viso somigliante
soffrono come noi dell’ingiustizia.
Vivono in un mondo di case rimpicciolite
castelli spaziosi ed alte torri
circondati da fantasmi con nomi misteriosi.
Parlano una segreta lingua
di uccelli e di burattini.
in genere ci ignorano.
La nostra vendetta consiste
nel guidar le loro vite
e obbligarli a copiare segrete frustrazioni,
ma ogni notte, liberi, ci uccidono nei sogni.
Inoltre si ammalano, pure, e
hanno ancora bisogno di noi.
Ci conquistano con piccole parole
e praticano la magia tenacemente.
Eppure niente potrà impedire
che sui loro corpi il dolore si accanisca,
che commettano errori
e che crescano.
Tag:Argentina, burattini, dolori, errori, figli, genitori, giustizia, inclinazioni, ingiustizia, mondo, occhi, parole, riso, sogni, somiglianza, storie, uccelli, vendetta, vita
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28/07/2018
LA BANALITA’

Le vite banali producono solo azioni banali
e la frivolezza è il destino sicuro
di quanti non meditano, riflettono o pensano
e sanno solo agitare la coda.
Le vite banali fanno a pugni con la poesia
quell’allegria piena di universo
– che ci ha insegnato Ungaretti –
ossia vivere il linguaggio come una festa
mero pentimento del silenzio
coltello nel testo e respiro
nella voce e in latenza.
La banalità è mancare di poesia
ed essere feriti dalla vita
irrimediabilmente.
Mempo Giardinelli
Scrittore e giornalista argentino
Tag:agire, banalità, decidere, destino, frivolezza, linguaggio, meditare, parole, pensare, pentimento, poesia, riflettere, senza poesia, timore, universo, verità, vita, vita banale, vivere, voce
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03/07/2018
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Cos’è una poesia se non paura,
strombazzata, petalo,
incorporea genealogia?
Cos’è la poesia
se non l’emozione violenta
che produce il punto di partenza
verso il mai visto, l’improbabile
o il tramonto?
Qual è il verso finale,
l’imprecisabile verso finale
che sintetizza l’ansia del ritorno?
Cosa resta della poesia, alla fine,
quando si è pensato tutto,
non si è deciso niente
e solo sopravvivono
domande insicurezze solitudine fallimento dubbi
ossia parole, sogni, niente?
Poesie senza patria (Guanda, 2003)
Tag:insicurezza, parole, pensieri, poesia, sofferenza, sogni, solitudine, sopravvivenza
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