Posts Tagged ‘notte’

dal Senegal: Leopold Sedar Senghor

02/02/2020

E IL DISCO INFUOCATO DEL SOLE

E il disco infuocato del sole declina nel mare vermiglio.
Ai confini della foresta e dell’abisso, mi perdo nel dedalo del sentiero.
L’odore m’insegue forte e altero, a pungere le mie narici
Deliziosamente. Mi insegue e tu mi insegui, mio doppio.
Il sole si immerge nell’angoscia
In una messe di luci, in un’esultanza di colori e di grida irose.
Una piroga sottile come un ago nella ferma intensità del mare,
Uno che rema e il suo doppio.
Sanguinano le rocce di Capo Nase, quando lontano si accende il faro
delle Mamelles.
Al pensiero di te, così mi trafigge la malinconia.
Penso a te quando cammino e quando nuoto,
seduto o in piedi, penso a te mattina e sera,
La notte quando piango e sì, anche quando sono felice
Quando parlo e mi parlo e quando taccio
Nelle mie gioie e nelle mie pene. Quando penso e non penso,
Cara penso a te.

dall’Italia: Salvatore Quasimodo

22/03/2019

Ora che sale il giorno

Finita è la notte e la luna
si scioglie lenta nel sereno,
tramonta nei canali.

È così vivo settembre in questa terra
di pianura, i prati sono verdi
come nelle valli del sud a primavera.
Ho lasciato i compagni,
ho nascosto il cuore dentro le vecchi mura,
per restare solo a ricordarti.

Come sei più lontana della luna,
ora che sale il giorno
e sulle pietre batte il piede dei cavalli!

.

dal Nicaragua: Ruben Darìo (Metapa 18.1.1867 – Leon 6.2.1916)

21/01/2019

NOTTURNO

Silenzio della notte, doloroso

silenzio notturno …

Perché l’anima trema a questo modo?

Odo il rombo

del mio sangue:

dentro il mio cranio passa una tormenta

soave. L’insonnia!

E non si può dormire. E tuttavia

si sogna.

e sul banco anatomico se stesso

uno seziona, ed è il suo proprio Amleto.

Sciogliere la tristezza

entro un vino notturno,

nella coppa preziosa delle tenebre.

E mi domando: Quando verrà l’alba?

S’è richiusa una porta …

E’ passato un viandante …

Tre rintocchi alla torre … Oh, che sia Lei?

 

dall’Uruguay: Mario Benedetti

02/01/2019

E P I L O G O 

Prima della sua immeritata fine

Luz aprì gli occhi per l’ultima volta

e il suo sguardo diventò un addio

non potrò mai dimenticare

quegli occhi così miei

riassumendo una vita

dando un amore ultimo

più o meno consapevole

del tremore delle mie mani

d’ora in poi 

nel condividere il tempo con gli amici

quelli miei di sempre

anche se domando o rispondo o perfino rido

la mia anima sarà sola nel suo covo

con una rassegnazione involontaria

circondata da incancellabili ricordi

e dell’insonnia pervasa da tristezza

così una notte arriverò in silenzio

sulla sponda del mio ultimo destino.

.

Mario Benedetti (da “Canzoni di chi non canta”)

PS – La Luz della poesia era Luz Lòpez, moglie del poeta.

.

dall’Uruguay: Idea Vilariño

15/02/2017

Non più

.

idea-vilarino

 

 

 

 

 

.

.

Non sarà più

non più

non vivremo insieme

non crescerò Tuo figlio

non cucirò i tuoi panni

non ti avrò la notte

non ti saluterò col bacio.

Mai saprai chi sono stata

perché altri mi amarono.

Non riuscirò a sapere

perché né come mai

né se era vero

quel che hai detto che era (more…)

dalla Francia: Jacques Prevert

19/01/2016

alicante

ALICANTE

Un’arancia sulla tavola

il tuo vestito sul tappeto

E nel mio letto tu

Dolce presente del presente

Freschezza della notte

Calore della mia vita

.

Jacques_Prevert_1

dalla Grecia: Saffo (trad. di S. Quasimodo)

05/01/2016

….TRAMONTATA E’ LA LUNA

Tramontata è la luna

e le Pleiadi a mezzo della notte;

anche giovinezza già dilegua,

e ora nel mio letto resto sola.

Scuote l’anima mia Eros,

come vento sul monte

che irrompe entro le querce;

e scioglie le membra e le agita,

dolce amara indomabile belva.

Ma a me non ape, non miele;

e soffro e desidero.

.

luna e nuvole

A sé stesso mentire

21/02/2015

F.lli Karamazov….

Chi mente a sé stesso e presta ascolto alle proprie menzogne arriva al punto di non distinguere più la verità, né in sé stesso, né intorno a sé.

F. DOSTOEVSKIJ, Fratelli Karamazov

e nel buio … vagare

12/01/2015

candela.

Vagando in una vasta foresta di notte, ho soltanto una fievole luce per trovare la strada. Un viandante appare davanti a me e mi dice: “Amico mio, dovresti spegnere la Tua candela per trovare il cammino più facilmente”.

Questo viandante è un teologo.

Denis Diderot

dall’Argentina: Jorge Luis Borges

16/01/2013

iPhone Monchio 2012 086

 

 

Quante volte, nella vita, abbiamo pensato a cosa sarebbe stato se avessimo trattenuto, vissuto, posseduto …

 

Ciò che è perduto

Dove sarà la vita che non vissi

e che poteva essere mia, l’altra,

di buona sorte o spaventosa e triste,

che non è stata e forse era la spada

o lo scudo. Dove sarà il perduto

avo persiano o norvegese, dove

il destino di non finire cieco,

il mare, l’àncora, l’oblio di essere

l’uomo che sono? Dove la serena

notte che al rude contadino dona

l’illetterato e laborioso giorno,

come vorrebbe la letteratura?

E penso infine a quella mia compagna

che mi aspettava, e che forse mi aspetta.

….. Jorge Luis Borges