Posts Tagged ‘memoria’
dalla Spagna: Antonio Machado
11/07/2019della nostalgia da ricordi e dell’amor perduto
25/04/2018“Talvolta veniva preso dalla nostalgia, ed era come una lingua di schiuma lanciata all’assalto dello scoglio della sua memoria. Si voltava verso il proprio passato e si ritrovava a pensare a Loan e alle sette notti
d’amore in sua compagnia. Vedeva solo una lunga strada verde e una scia di fragranze, di carezze, di fumo e di pioggia. Poi si ritrovava di colpo nel presente, e il contrasto fra ricordi e realtà lo straziava; ma piano piano le ferite smisero di tormentarlo, e infine si rimarginarono.
Non odiava quella donna. Col tempo imparava ad amarla e a trovarla ancor più incantevole. In lui andava instaurandosi una sorta di certezza che lo rasserenava. Era persuaso che quell’amore si sarebbe sviluppato ogni giorno di più fino al momento della morte. Il loro amore era stato così breve che la sua fiamma non si era mai consumata. Loan gli aveva dato la cosa più bella: la magia dei primi istanti.”
Dal romanzo “Opium” di Maxence Fermine
della memoria
04/02/2018“Dimenticare è il grande segreto delle esistenze forti e creatrici.”
Honoré de Balzac
“Mi ricordo anche di ciò che non vorrei ricordare; non posso dimenticare quello che vorrei dimenticare.”
Cicerone
Giorno della memoria: “Binario 21” – il Memoriale della Shoah di Milano
26/01/2017.
Sotto la stazione Centrale a Milano si nasconde un luogo che fa tristemente parte del nostro passato, ma che in pochi conoscono: il Binario 21.
Non è una replica dell’attuale binario 21 in servizio e non é un binario “qualsiasi”. E’ uno dei luoghi “dell’anima”, il luogo da cui, a Milano, ebbe inizio l’orrore della Shoah. Da qui, tra il 1943 e il 1945, partirono treni pieni di deportati ebrei (e “resistenti” e oppositori politici) diretti ai campi di sterminio nazisti. In tanti partirono (di 774 si conoscono i nomi), in pochissimi tornarono (solo 22).
Il Binario 21 vuole essere il luogo della “memoria collettiva milanese” diventato, nel tempo, Memoriale della Shoah di Milano. Collegato ad esso c’è un progetto con lo scopo di rendere omaggio alle vittime dello sterminio e di far nascere un contesto vivo e dialettico in cui rielaborare attivamente la tragedia della Shoah per non dimenticarla. MAI!
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Ad accogliere i visitatori una grande scritta: INDIFFERENZA. Questa parola, scelta con cura, rappresenta il sentimento che, più di ogni altro, ha fatto patire gli ebrei: l’indifferenza della gente nei confronti di ciò che stava accadendo.
Nel “cuore” del memoriale si trovano quattro carri merci dell’epoca, uguali a quelli che partirono alla volta dell’inferno. In ogni vagone stavano dalle 50 alle 80 persone, quando chiaramente non c’era spazio per tutti. Non c’erano finestre, se non qualche fessura. Non veniva dato da mangiare né da bere ed i bisogni fisiologici si facevano in un secchio. Il viaggio durava 7 giorni e non tutti arrivavano a destinazione.
All’interno del memoriale c’è anche un luogo di riflessione, ricavato in una fossa di traslazione della stazione. Il suo interno è volutamente opprimente e buio (l’unico spiraglio di luce è una striscia che indica l’est) ed ha lo scopo di stimolare la riflessione ed il raccoglimento. Perché il memoriale non vuole essere soltanto un monumento alla memoria di chi non c’è più, ma anche un luogo per riflettere.
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« Il ricordo è protezione dalle suggestioni ideologiche, dalle ondate di odio e sospetti. La memoria è il vaccino culturale che ci rende immuni dai batteri dell’antisemitismo e del razzismo.»
(F. De Bortoli, Presidente Fondazione Memoriale della Shoah) Le informazioni ed i testi, sostanzialmente immodificati, sono stati reperiti in "rete".
Dalla Grecia: Costantino Kavafis
14/01/2016TORNA
Torna sovente e prendimi,
palpito amato, allora torna e prendimi,
che si ridesta viva la memoria
del corpo, e antiche brame trascorrono nel sangue,
allora che le labbra ricordano, e le carni,
e nelle mani un senso tattile si raccende.
Torna sovente e prendimi, la notte,
allora che le labbra ricordano, e le carni …
dall’Italia: Dacia Maraini
01/12/2015……se non vieni stasera
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se non vieni stasera
so che è per vendetta
hai la memoria lunga
come un serpente
e la lingua dolce
come un sorbetto
da "Viaggiando con passo di volpe, Poesie 1983-1991
dalla Francia: Charles Baudelaire
17/01/2015da “I fiori del male”
IL RITRATTO
La Malattia e la Morte fanno cenere
di tutto il fuoco che per noi fiammeggiò.
Di quei grandi occhi così fervidi e teneri,
di quella bocca dove il mio cuore annegò
di quei baci possenti come un dìttamo,
di quei trasporti più vivi di raggi di sole,
che rimane? Anima mia, è terribile!
Null’altro che un pastello pallido, a tre colori,
che come me, se ne muore in solitudine
e che il tempo continua, ingiurioso vegliardo,
a sfiorare ogni giorno con la sua ala rude …
Nero assassino della Vita e dell’Arte,
non riuscirai ad uccidere dentro la mia memoria
colei che fu il mio piacere e la mia gloria!