Buongiorno Amici, in occasione dell’Epifania ecco un mio piccolo racconto di fantasia. Un divertimento tanto per sorridere e far scorrere il tempo prima di coricarmi.
A Voi tutti Buona Befana
Gasparre, Melchiorre e Baldassarre, tre sapienti assai distanti fra loro, avevano fatto lo stesso sogno, avevano sentito la stessa voce: “E’ nato il re dei Giudei, il bimbo che salverà il mondo. Va da Lui, segui la stella con la grande chioma argentea, ma prima fermati all’oasi d’Arogiti, quella ai margini del deserto. Vi troverai altri due saggi con i quali fare il viaggio. Andate insieme ad omaggiare il Piccolo e Tu, come loro, porta il dono più prezioso della tua terra.”
Fu così che i Magi (perché erano i re Magi, tanto per intenderci), ciascuno per conto proprio, si misero in cammino, s’incontrarono all’oasi indicato dal sogno, si conobbero e decisero di partire insieme l’indomani, dopo che i loro cammelli si fossero ben riposati, ben pasciuti e fatta scorta d’acqua per il lungo cammino.
Il mattino appresso però ecco la mala sorpresa! Qualche malintenzionato o semplicemente qualche dispettoso aveva sgonfiato i cammelli e nessuno dei tre compagni aveva modo di rigonfiarli.
Sconcertati fecero allora Consiglio. Decisero così di chiedere aiuto ai primi viaggiatori che fossero transitati dall’oasi e, in attesa, si misero a dormicchiare sotto le palme, accanto alla gorgogliante fonte dell’acqua.
Eran quasi appisolati quando udirono dei piccoli scoppi. Si guardarono attorno e videro una vecchina con un naso non indifferente ed un grande cappellaccio in testa, che stava prendendo a sberle il manico d’una scopa. Si avvicinarono pieni di curiosità e chiesero alla donna cosa stesse facendo, quale fosse il torto della scopa, tale da essere percossa. “Non vuole più volare, accidenti. Non s’accende più. Ed io ho fretta d’andare. Tanti camini m’aspettano”. “Volare ?” disse Melchiorre. “Si volare” rispose malamente la vecchina: “Mai visto volare una scopa?”. “No” rispose il saggio. “Ho sentito di tappeti volanti, quelli si, ma di scope mai”. S’intromise allora Baldassarre, il più tecnico dei tre che, con garbo e voce suadente chiese alla vecchina: “Nonnina, cosa fai per farla partire? Con quali parole la induci ad alzarsi in volo?” La vecchina rispose sommessamente farfugliando qualche cosa a bassa voce. Baldassarre rimase pensoso, poi il suo volto si illuminò e disse: “Ho capito. E’ scarica. Deve essere ricaricata. So come fare. Ci vuole la “Cantilena di Magica Ricarica”. E la vecchina, sorridendo senza un dente: “Dimmela allora”. S’inserì allora Gasparre. “Aspetta Baldassarre, non dire nulla. Piacere per piacere. Tu fai volare la scopa, ma solo se la vecchina ci carica tutti e tre con i nostri doni e, seguendo la stella, ci porta dal Santo bambino”. E la vecchia: “Ma non vedi che il manico è corto? In quattro non ci possiamo stare”.
“Questo non è un problema” disse Melchiorre. “Al prolungamento del manico ci penso io”.
Baldassarre a questo punto guardò la vecchina che aveva confermato l’accordo con un cenno del capo e, detta la Magica Cantilena, ricaricò la scopa che subito rombò felice. Melchiorre, da parte sua, trasformò il manico in uno spazioso quattro posti con bagagliaio.
A questo punto la vecchina alzò il cappello, si grattò la testa, fece salire a bordo i tre illustri passeggeri coi loro doni, si mise alla guida e partì in un lampo verso la stella dalla lunga chioma.
Fu un’esperienza fantastica, volante vien da dire. Abituati ai cammelli il viaggio dei Magi fu inizialmente scomodo, ma veloce. Molto veloce. Arrivarono così ad una capanna dove un bimbo accudito da mamma e papà e riscaldato dall’alito d’un bue e d’un asinello, dormiva tranquillamente e irradiava luce, speranza e felicità.
I tre sapienti, allora, prima di prostrarsi in adorazione e consegnare i loro doni alla Sacra Famiglia, si volsero verso la vecchina, la ringraziarono e le chiesero come si chiamasse per potersi ricordare di Lei. “Hagi” rispose la donna, ma ricordatevi di me come “Befana” perché questo è il nome con cui sarò ricordata nei tempi a venire. E detto ciò s’involò fra le stelle.
banzai43