Comprate buoni libri e leggeteli; i migliori sono i più accessibili, e le ultime edizioni sono sempre le migliori, se gli editori non sono sciocchi, giacché possono avvantaggiarsi delle precedenti.
mai come in questi tempi è facile criticare la politica italiana. Sia quella della maggioranza delle intese (ampie, strette, minuscole, possibili, impossibili ma presenti etc.) sia quella delle opposizioni (distruttive, offensive, verbose, schiamazzanti, aggressive, maleducate, grillanti, incattivite, aculturate, faziose etc.).
Passa quasi la voglia di parlarne, data la semplicità con la quale possono trovarsi le argomentazioni da utilizzare per un discorso di critica negativa, sempre possibile.
Questo il motivo della rarefazione dei miei post aventi per oggetto la politica. Comunque sia, oggi ho deciso di fare un’eccezione. Una breve e sintetica eccezione. Intendo trattare dei cosiddetti “incarichi multipli” più volte, in passato, richiamati da quotidiani e settimanali.
Tratteggerò il può recente dei fatti. Il personaggio è Antonio Mastrapasqua, presidente dell’INPS (da ieri dimissionario) e, contemporaneamente, con molti altri incarichi, pare addirittura oltre 25. Insomma un uomo eccezionale, con il dono dell’ubiquità, attributo, un tempo, esclusivo del Padreterno.
Solo per curiosità vediamone alcuni di questi incarichi (ovviamente tutti retribuiti, forse con piccole eccezioni): “Presidente dell’INPS”, “Vice Presidente esecutivo di Equitalia spa”, “Procuratore generale dell’Ospedale Israelitico di Roma”, “Commissario Unico della Super-Inps”, “Presidente dell’immobiliare Idea-Fimit” la più grande società immobiliare italiana, “Consulente di una struttura bancaria”, “Sindaco del Consiglio d’Amministrazione di Autostrade”, “Amministratore Delegato di Italia Previdenza” nonché di “Sispi spa” e di “Litorale spa” e titolare dello studio Mastropasqua di Roma. Ho escluso, volutamente, le Sue molte altre presenze in collegi sindacali (quale Presidente o Sindaco effettivo) di Società sia a capitale pubblico che a capitale privato.
Di questi giorni, per quanto , lo riguarda, è l’emergere di uno dei molti casi di possibile “conflitto d’interessi”. A solo titolo d’esempio quello di rimborsi non dovuti , da parte dell’INPS , all’Ospedale Israelitico, ospedale che a quanto si dice dovesse all’INPS ingenti somme per contributi pregressi, dall’Inps non sollecitati. In ambedue le strutture il “dominus” era il Mastrapasqua!
Sta di fatto che dopo anni di “politica del salame sugli occhi” il nostro Esecutivo (Governo Enrico Letta per intendersi) ha approvato un disegno di legge “per disciplinare l’incompatibilità per tutte le posizioni di vertice degli enti pubblici nazionali, prevedendo per quelli di particolare rilevanza, un regime di esclusività volta a prevenire situazioni di conflitto di interesse.”
Vivaddio, la politica s’è accorta che qualche cosa non andava: Ma non è detto che tale situazione vergognosa venga sanata rapidamente. A ben vedere si tratta di un disegno di legge, non ancora legge la quale, peraltro, se già esistesse avrebbe bisogno di Regolamento o Regolamenti attuativi. Quindi chi vuole sperare, speri e chi vuol dubitare dubiti.
Tralascerò altresì di approfondire le molte altre questioni che il Mastrapasqua riguardano o hanno riguardato; un solo accenno:
– segnalato alla Corte dei Conti per rischio crediti inesigibili, rimborsi gonfiati e fatture false con possibile danno erariale ai danni dello Stato;
– indagato dalla Procura della Repubblica di Roma per presunte cartelle cliniche truccate;
– oggetto di due esposti alla procura di Roma da parte di Adusbef (associazione dei consumatori): la prima ancora legata alla vicenda dei rimborsi all’Ospedale Israelitico, la seconda per la vendita dell’appartamento a Roma sede di Intesa San Paolo da parte di Idea-Fimit, già accusata di essere stata al centro di molteplici scandali immobiliari.
E potrei andare avanti almeno per un altro poco per concludere poi con parole al vetriolo, ovvero nell’unico modo apparentemente possibile.
Preferisco, invece fare due conti.
Il Dr. Mastrapasqua, come anzidetto, ha non meno di 25 attività retribuite. Quanto al Suo reddito annuo, pare essere di circa € 1.200.000 (unmilioneduecentomila euro). Così le notizia attingibili da stampa e “rete”, ovvero le mie uniche fonti a tutti disponibili.
Ora qualche considerazione: i giorni lavorativi di un anno (tenendo conto anche delle ferie) sono, generalmente, considerati pari a 220.= Il che significa che il Mastrapasqua:
. dedica a ciascuno dei propri impieghi una media di giorni 8,8 all’anno!
. ha una giornata lavorativa retribuita mediamente con € 5.454,5 (cinquemilaquattrocentocinquantaquattro euro e 50 centesimi) !!
. ha un reddito annuo equivalente a quello di non meno di 153 pensionati (e ve ne sono molti) la cui pensione mensile è di circa € 600,00.= !!!
. ha un reddito annuo equivalente a quello ben 115 fortunatissimi giovani che, contro-tendenza, hanno trovato un lavoro ad 800,00 euro al mese !!!!
Potrei andare avanti, ma mi fermo qua. Direi che le premesse per essere infastiditi, disamorati, incazzati, ci sono tutte.
Una rivoluzione (morale innanzi tutto), ovviamente senza sangue e violenze, e nel rispetto della democrazia e dell’ovvio ordine, senza degenerazioni, è più che necessaria, più che urgente, serve subito. ADESSO! Ma come frenare il popolo se dovesse, realmente, scatenare la propria comprensibile ira ?
Confesso che ero ed ancora sono innamorato dell’Italia, della sua storia, della sua ricchezza culturale, delle sue eccellenze. Poi leggo della rete idrica che perde quasi il 50% dell’acqua che vi scorre, delle mazzette che anziché sparire continuano con ritmi incrementali, dei politici di malaffare che si riempiono le tasche, dei vigili del fuoco e dei poliziotti con autopompe ed auto ferme perché mancano i soldi per il carburante, dei tribunali dove manca la carta su cui scrivere, dei richiami dell’Europa per l’esiguità delle pensioni minime, eccetera, eccetera, eccetera.
Allora, in quel momento, vorrei poter fare come davanti alla disperazione, allo sfacelo, facevano gli antichi. Mettermi in un angolo, coprirmi il capo col mantello e piangere.
Il sabato, per chi non lavora è, con la domenica, un lasso di tempo dedicato al riposo e, qualche volta alla riflessione. Così, oggi, giornata da me dedicata al “nullafare”, ho ritrovato in un libro l’intervento di Salvador Allende Gossen, Predidente del Cile, all’Assemblea dell’ONU del 1972. Un intervento importante e molto politico che Vi propongo solo nella parte iniziale, a mio giudizio di grande impatto perché vibrante di orgoglio nazionale.
“Vengo dal Cile, un Paese piccolo ma nel quale oggi ogni cittadino è libero di esprimersi come preferisce, di illimitata tolleranza culturale, religiosa e ideologica, in cui non c’è posto per la discriminazione razziale. Un Paese con una classe operaia unita e una sola organizzazione sindacale, in cui il suffragio universale e segreto è il veicolo che definisce un sistema multipartitico, con un parlamento la cui attività non si è mai interrotta dal giorno della sua istituzione centosessantanni fa, dove la Magistratura è indipendente dall’Esecutivo, che dal 1833 ha modificato una sola volta la sua Carta costituzionale, senza che questa abbia mai cessato, praticamente, di essere applicata. ……. Un Paese di dieci milioni di abitanti che in una generazione ha prodotto due premi Nobel per la letteratura ……”
... E per chi è interessato anche ad ascoltarne la voce, ecco a Voi
un breve filmato, stralcio di quel discorso.
Dopo aver riletto il brano mi chiedo e Vi chiedo: “Quale politico e con quali accenti saprebbe (non potrebbe) presentare l’Italia attuale al mondo?”
Buon sabato e buona domenica a tutti i visitatori.
Milanese del '43, sposato, due figli, ex dirigente di banca, professionista della libertà che considero il mio unico credo, poeta secondo l'ispirazione, lettore accanito.
Adoro la bellezza e le arti tutte, fra esse la musica jazz e la fotografia. Senza libri sarei disperato. Senza quadri mi sentirei perso e senza matite per disegnare, smarrito.
Credo nell'amicizia nonostante le tante delusioni.
Cerco continuamente nuovi spazi di libertà.
Amo la città, che giro in bicicletta prendendomi tutto il tempo necessario, le montagne senz'esserne intimidito, la pesca senza trattenere il pescato, il profumo del pane appena sfornato, il sibilo del vento, il rumoreggiare delle foglie nella brezza, i confronti con le diversità, i viaggi, i musicisti di strada, il futuro ...
Considero importante dare spazio ai ricordi senza mai esserne schiavo.
“La bella e la bestia”, “Carmen” di Bizet (in balletto), “La serva amorosa” di Goldoni, “Italiani si nasce, e noi lo nacquimo”, “Il Mercante di Venezia” di W. Shakespeare, “La locandiera” di C. Goldoni, “Aida”, di G. Verdi, “Aspettando Godot” di S. Beckett, “Il barbiere di Siviglia” di G. Rossini; “King Richard II studio per autoritratto (drammaturgia, traduzione, interpretazione e regia di Roberto Trifirò), “La Gilda del Mac Mahon” di G. Testori, “Mamma Mia”. “Sister Act”, “Norah Jones”, Recital al Teatro degli Arcimboldi – Milano
FILMS VISTI RECENTEMENTE:
“Pericolo Pubblico”, “Uomini che odiano le donne”, “Baaria”, “Avatar”, “La prima linea”, “Invictus”, “Agora”, “The Road”, “Amelia”, “Il massacro di Katlyn”, “Milk”, “Bastardi senza onore”, “Tra le nuvole”, “Green Zone”, “Miracolo a Sant’Anna”, “Wall Street 2-Il denaro non dorme mai”, “La Papessa”, “Giustizia privata”, “The Tourist”, “Samsara”, “Hachiko”, “The Young Victoria”, “I fiori di Kirkuk”, “Viva l’Italia”, “Il discorso del re”,”Departures” (splendida pellicola Giapponese sulla vita di tutti i giorni), “Le ceneri di Angela” (gran film con regia di Alan Parker), “The Iron Lady”, “Placido Rizzotto”, “I guardiani del destino” (tratto da un lavoro di P. K. Dick), “Midnight in Paris”, “Valzer con Bashir”, “J. Edgard”, “Quasi amici”, “La versione di Barney”, “Miracolo a Le Havre”, “la chiave di Sara”, “Fra cielo e terra”, “Letters to Juliet” (film brillante-romantico godibilissimo), “Codice Genesi”, “La regola del silenzio” (pellicola interessante, drammatica, diretta e interpretata da R. Redford e da una grande S. Sarandon), “Lincoln”, “La migliore offerta”, “Welcome”, “La vera storia di Dalton Trumbo”, “Revenant – Redivivo”, “Steve Jobs”, “E’ stata la mano di Dio”, “Cry Macho”, “House of Gucci”, “Binario 6”, “Il Capo perfetto”, “Don’t look up”, “Il potere del cane”, “Mudbound”, “Illusioni perdute”, “Genius” (della tragica vita di Thomas (Tom) Wolfe), “Red Snake”
LETTURE RECENTI:
“L’ombra di quel che eravamo” di Luis Sepùlveda; “Surtree” di Cormac McCarthy; “La tomba di Alessandro. L’enigma” di Valerio Massimo Manfredi; “Ama il tuo nemico” di John Carlin; “Un partigiano chiamato Balilla” di Adriano Molteni; “Vite esagerate” di José Manuel Fajardo;”La tonsillite di Tarzan” di Alfredo Bryce Echenique; “L’isola sotto il mare” di Isabel Allende.
Di Stieg Larsson: “Uomini che odiano le donne”,”La ragazza che giocava col fuoco”, “La regina dei castelli di carta”.
“La montagna dell’anima” di Gao Xingjian; “Una donna” di Sibilla Aleramo, “Il centravanti è stato assassinato verso sera” di Manuel Vazquez Montalban, “Robustezza e fragilità” di Nassim Nicholas Taleb, “Ritratto di gruppo con assenza” di Luis Sepùlveda, “Finale di romanzo in Patagonia” di Mempo Giardinelli”, “Il vicolo della polvere rossa” di Qiu Xiaolong, “Ratti rossi” di Qiu Xiaolong, “La lampada di Aladino” di Luis Sepùlveda, “Il cammello battriano” di Stefano Malatesta, “Storia di Gordon Pym” di E. A. Poe, “Gaio Mario” di Giuseppe Antonelli, “Silla” di Francois Hinard, “Le ali nere del Caravaggio” di Marco Carminati, “Un uomo tranquillo” di Maurice Walsh, “Marco Aurelio” di Pierre Grimal, “Samarcanda” di Amin Maalouf, “La casa della Moschea” di Kader Abdolah, “La via per Isfahan” di Gilbert Sinoué (interessante vita romanzata di Abu Alì ibn Sina, per gli occidentali Avicenna), “Acquavite” di Torgny Lindgren, “Il giocatore” di Fedor Dostoevskij, “1Q84 Libro 1 e 2 Aprile – Settembre” di Murakami Aruki, “La fattoria dei gelsomini” di Elizabeth von Arnim, “Slow Economy” di Federico Rampini; “Il rumore dei baci a vuoto” di Luciano Ligabue, “Bel-Ami” di Guy de Maupassant, “Racconti quotidiani” di Andrea Camilleri; “La scimitarra di Budda” di Emilio Salgari, “A ciascuno il suo” di Leonardo Sciascia, “La zia Julia e lo scribacchino” di Mario Vargas Llosa, “1Q84 Libro 3 Ottobre – Dicembre” di Murakami Aruki, “Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico” di Luis Sepulveda, “La democrazia in Europa – Guardare lontano” di Sylvie Goulard e Mario Monti. “Cartagena. Gli ultimi della Tortuga” di Valerio Evangelisti, “Carmine Pascià (che nacque buttero e morì beduino)” di Gian Antonio Stella. “A sud del confine, a ovest del sole”, di Murakami Haruki. “Il falco di Svevia (Il romanzo di Federico II)” di Maria R. Bordihn. “La guerra di Troia (Le leggende degli eroi)”, di Lindsay Clarke. “Carthago. Annibale contro Scipione l’Africano”, di Franco Forte. “Cesare. Il genio e la passione”, di Colleen McCullough. “Il macedone. Filippo II° re di Macedonia”, di Nicholas Guild. “Salvador Allende. L’uomo. Il politico” di Jesus Manuel Martinez, “Le lacrime del lago Tai” di Qiu Xiaolong, “L’analfabeta che sapeva contare” di Jonas Jonasson, “Basta piangere” di Aldo Cazzullo, “Il mio nome è Nessuno” di Valerio Massimo Manfredi, “Di seta e di sangue” di Qiu Xiaolong, “Il profumo delle foglie di limone” di Clara Sanchez, “L’emozione delle cose” di Angeles Mastretta, “La ragazza che danzava per Mao” di Qiu Xiaolong, “Il mondo di Anna” di Jostein Gaarder, “Il nero e l’argento” di Paolo Giordano, “Infinito amore” di Massimo Nava, “Ingredienti per una vita di formidabili passioni” di Luis Sepulveda, “After Dark” di Murakami Aruki, “L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio” di Murakami Aruki, “L’orazione per la pace” di Demostene; “L’uomo che credeva di essere se stesso” di David Ambrose, “Ma ho vissuto troppo poco” di J. H. Chase, “Divorzio alla turca” di Esmahan Aykol, “Il leopardo”di Jo Nesbo, “Il delitto di via Brera” di Dario Crapanzano, “Arrigoni e il caso di piazzale Loreto” di Dario Crapanzano, “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza” di Luis Sepùlveda, “Mossad, Le più grandi missioni del servizio segreto israeliano” di Michael Bar-Zohar e Nissim Mishal, “Il mercante di luce” di Roberto Vecchioni, “SMITH & WESSON” di Alessandro Baricco, “Arrigoni e l’omicidio di via Vitruvio” di Dario Crapanzano, “La regola dell’equilibrio” di Gianrico Carofiglio, “L’imperatrice Cixi. La concubina che accompagnò la Cina nella modernità” di Jung Chang, “Sonno” di Murakami Haruki, “La culla vuota” di Mary Higgins Clark, “La sposa giovane” di Alessandro Baricco, “Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve” di Jonas Jonasson, “La casa del giudice”, “Il crocevia della tre vedove” e “Il caso Saint-Fiacre” di Georges Simenon, “Cadrà dolce la pioggia e altri racconti” di Ray Bradbury, “Il medaglione” di Andrea Camilleri, “Il commissario Pepe” di Ugo Facco De Lagarda, “Storia di politica sospetta” di Manuel Vazquez Montalban, “Il codice perduto di Archimede” di Reviel Netz e William Noel, “L’amante giapponese” di Isabel Allende, “Storia di un cane che insegnò ad un bambino la fedeltà” di Luis Sepùlveda, “Il commissario Arrigoni e l’omicidio del prete bello” di Dario Crapanzano, “Il console” di Marco Vichi, ” L’assassino, il prete, il portiere” di Jonas Jonasson, “300 GUERRIERI La battaglia delle Termopili” di Andrea Frediani, “Arrigoni e la bella del Chiaravalle” di Dario Crapanzano, “L’avventurosa storia dell’uzbeko muto” di Luis Sepùlveda, “Il signore degli specchi” di Franco Cuomo. “Nuove storie dal vicolo della polvere rossa” di Qiu Xiaolong. “Racconti indiani” di Stéphane Mallarmé. “L’arciere di Azincourt” di Bernard Cornwell. “Il ribelle” di Emma Pomilio. “La fine della storia” di Luis Sepùlveda. “La nevicata dell’85” di Piero Colaprico e Pietro Valpreda. “Teutoburgo” di Valerio Massimo Manfredi. “La simmetria dei desideri” di Eshkol Nevo. “Il mistero della giovane infermiera” di Dario Crapanzano. “Tre piani” di Eshkol Nevo. “Kim” di Rudyard Kipling. “Idi di Marzo” di Valerio Massimo Manfredi. “Turms l’etrusco” di Mika Waltari. “Storie ribelli” di Luis Sepùlveda. “L’uomo che inseguiva la sua ombra” di David Lagercrantz. “Il gran diavolo” di Sacha Naspini. “COLOSSEUM Arena di sangue” di Simone Sarasso. “Il libro di un uomo solo” di Gao Xingjian. “Le stelle del silenzio” di Edmond Hamilton. “La stella della vita” di Edmond Hamilton. “La squillo e il delitto di Lambrate” di Dario Crapanzano. “Oltre l’inverno” di Isabel Allende. “Il simpatizzante” di Viet Thanh Nguyen. “Opium” di Maxence Fermine. “Jerusalem” di Andrea Frediani. “L’università del crimine” di Petros Markaris. “Arcipelago, Isole e miti del mare Egeo” di Giorgio Ieranò. “Alessandro il conquistatore”, Edizioni RBA Italia. “Arrigoni e l’omicidio nel bosco” di Dario Crapanzano. “Steve Jobs, l’uomo che ha inventato il futuro” di Jay Elliot con William L. Simon. “Pericle e la Grecia classica” di Cinzia Bearzot. ” Pastorale americana” di Philip Roth. “L’ultimo respiro del drago” di Qiu Xiaolong. “Il poliziotto di Shangai” di “Qiu Xiaolong. “Cleopatra” di Joachim Brambach. “Il giorno in cui fallì la rivoluzione” di Sergio Romano. “Il tiranno” di Valerio Massimo Manfredi. “La nube purpurea” di M. P. Shiel. “L’uomo che vedeva gli atomi” di Murray Leinstern. “The Game” di Alessandro Baricco. “Il centenario che voleva salvare il mondo” di Jonas Jonasson. “La conoscenza e i suoi nemici (L’era dell’incompetenza e i rischi per la democrazia)” di Tom Nichols. “Attila” di Patrick Howarth.”Difesa a zona” di Petros Markaris. “I grandi nemici di Roma antica” di Philip Matyszak. “Lungo petalo di mare” di Isabel Allene. “Lezioni spirituali per giovani samurai” di Yukio Mishima. “Chimaira” di Valerio Massimo Manfredi. “La ragazza che doveva morire” di David Lagercrantz. “Lo strano caso del dottor Jekill e del signor Hyde” di Robert Louis Stevenson. “Bambini nel tempo” di Ian McEwan. “Una contessa a Chinatown” di Dario Crapanzano. “L’incontro” di Michela Murgia. “Casimiro Rolex” di Franco Di Mare. “Il silenzio. Uno spazio dell’anima” di Erling Kagge. “La sedia di paglia” di Marco Carminati. “Antica madre” di Valerio Massimo Manfredi. “L’assedio, Costantinopoli 1453” di Jack Hight. “Masada” di Maria Grazia Siliato. “La linea d’ombra” di Joseph Conrad. “Le tre profezie” di Giulio Tremonti. “1917 Ottobre rosso” a cura di Antonio Carioti. “Cinquemila chilometri al secondo” di Manuele Fior (Graphic Novel). “No pasaran” di Vittorio Giardino (Graphic Novel). “Vento & Flipper” di Murakami Haruki. “Testimone inconsapevole” di Gianrico Carofiglio.”Le tre del mattino” di Gianrico Carofiglio. “Le donne erediteranno la terra” di Aldo Cazzullo. “Kafka sulla spiaggia” di Murakami Haruki. “Il silenzio dell’onda” di Gianrico Carofiglio. “Il pianto dell’alba” di Maurizio de Giovanni. ” A proposito di Elena” di Giuseppina Norcia. “La cacciatrice di storie perdute” di Sejal Badani. “L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre” di Marilù Oliva. “Il senso della vita” di Ragnar Ohlsson. “Delitto Neruda” di Roberto Ippolito. “Una mutevole verità” di Gianrico Carofiglio. “Troppo freddo per Settembre” di Maurizio de Giovanni. “After dark” di Murakami Haruki. “Paura – Trump alla Casa Bianca” di Bob Woodward. “Il canto di Calliope” di Natalie Haynes. “The Hill We Climb” di Amanda Gorman. “Abbandonare un gatto” di Murakami Haruki. “Le bestie giovani” di Davide Longo. “Processo a Shanghai” di Qiu Xiaolong. “Quando le montagne cantano” di Nguyen Phan Que Mai. “Le isole di Napoleone” di Luigi Mascilli Migliorini. “Sonno” di Murakami Haruki. “Gli assalti alle panetterie” di Murakami Haruki. “Il gatto che voleva salvare i libri” di Sosuke Natsukawa. ” La strana biblioteca” di Murakami Haruki. “L’anulare” di Yoko Ogawa. “La ragazza dello sputnik” di Murakami Haruki. “La morte del fiume” di Guglielmo Petroni. “La canzone di Achille” di Madeline Miller. “L’undicesimo comandamento” di Lester del Rey. “Una rabbia semplice” di Davide Longo. “Il caso Moro e la Prima Repubblica ” di Walter Veltroni. “SPQR Storia dell’antica Roma” di Mary Beard. “L’ultima avventura di Philo Vance” di S. S. Van Dine. “La scialuppa ed altri racconti” di Stephen Crane. “Il ballo” di Irene Nemirovsky. “Il piccolo libro dell’Ikigai. La via giapponese alla felicità” di Ken Mogi. “il Militante” di Viet Than Nguyen. “La stirpe dell’uomo” di Jack Williamson. “Ubuntu. La via africana alla felicità” di Mungi Ngomane. “URSS addio” a cura di Antonio Carioti. “La fuga di Enea” di Antonio Scurati. “Il Padiglione d’oro” di Yukio Mishima. “Le sabbie di Marte” di Arthur C. Clarke. “Paria dei cieli” di Isaac Asimov. “Il popolo dell’autunno” di Ray Bradbury. “L’Eneide di Didone” di Marilù Oliva. “Passeggeri notturni” di Gianrico Carofiglio. “Un semplice caso di infedeltà” di Jacqueline Winspear. “Venivamo tutte per mare” di Julie Otsuka. “La versione di Fenoglio” di Gianrico Carofiglio. “Achille e Odisseo. La ferocia e l’inganno” di Matteo Nucci. “Violeta” di Isabel Allende. “La ladra di parole” di Abi Daré. “Un bosco di pecore e acciaio” di Miyashita Natsu. “I miei giorni alla libreria Morisaki” di Satoshi Yagisawa. “Prima persona singolare” di Murakami Haruki. “Il potere segreto” di Stefania Maurizi. “Il gatto venuto dal cielo” di Hiraide Takashi. “Il segno dei due mondi” di Keith Laumer. “A letto nel medioevo. Come e con chi” di Chiara Frugoni. “Storia stupefacente della filosofia” di Alessandro Paolucci. “Spine” di Franci Conforti. “Ad occhi chiusi” di Gianrico Carofiglio. “La dittatura del pensiero unico” di George Orwell a cura di Martino Cervo. “Non esiste saggezza” di Gianrico Carofiglio. “Morire a Italbar” di Roger Zelazny. “La disciplina di Penelope” di Gianrico Carofiglio. “Musica” di Yukio Mishima. “Alcibiade” di Jacqueline de Romilly. “Enigma Anita” (Storia della donna che ammaliò il mondo) di Elisabetta Rosaspina. “A pochi passi dal sole” di Walter Tevis. “Un’ottica femminile (Le maestre della fotografia)” di Andrea Dusio. “Solcando i sette mari (Piratesse e corsare)” di Federica Capaccioni. “La ragazza del Kyushu” di Matsumoto Seicho. “Sacerdotesse di Atena (Guerriere, condottiere, strateghe)” di Valeria Cammarota. “L’ingegno di Minerva” di Letizia Giangualano. “La misura del tempo” di Gianrico Carofiglio. “Uomini senza donne” (Raccolta di racconti), di Murakami Aruki. “Giovanni de Raude” (L’epica vicenda di un milanese alla conquista di Gerusalemme) di Adriano Molteni. “Maometto e le grandi conquiste arabe” di Francesco Gabrieli. “Gli incappucciati d’ombra” di Edmond Hamilton. “La spedizione della V flotta” di Edmond Hamilton. “Nero su bianco” di Jun’ichiro Tanizaki. “Notte di stelle” di Moser. “Testimoni del presente” di Letizia Giangualano. “Le fontane del Paradiso” di Arthur C. Clarke. “La mia patria è il mondo intero (Le grandi viaggiatrici)” di Luca Nicola
MOSTRE VISITATE
ARTEMISIA Gentileschi (Milano, Palazzo Reale). CEZANNE (Milano, Palazzo Reale). Brera incontra il Puskin (Milano, Pinacoteca di Brera). TIZIANO e la nascita del paesaggio moderno (Milano, Palazzo Reale). PICASSO Capolavori dal Museo Nazionale Picasso di Parigi. Marc CHAGALL (Milano, Mudec). VINCENT PETERS Timeless Time (Milano, Palazzo Reale).
Questo blog non è una testata giornalistica perché non aggiornato con periodicità regolare. Ai sensi della L. n. 62 del 7.3.2001 non può, quindi, rappresentare un prodotto editoriale.
Parte delle immagini utilizzate sono state acquisite in "rete". Se coperte da copyright saranno immediatamente rimosse a precisa richiesta.
.............................................
Cookies ______________________________
Questo blog utilizza una piattaforma, gratuita, gestita da WordPress.com e utilizza cookies per migliorare la visualizzazione e meglio individuare le preferenze dei lettori. Per contro il browser del visitatore del sito potrebbe ricevere coockies, inviati da web server diversi o da altri siti, coockies caratterizzati da mappe, suoni, immagini, link, etc. La loro disattivazione può essere effettuata utilizzando le preferenze del browser. Ciò premesso, la mancanza di azioni dirette al loro contrasto equivale al consenso all'uso dei coockies