Natale 2022, come un Valletto

_cappellino   Eccoci, una volta ancora a vivere il Natale che come un Valletto, prepara l’ingresso di Sua Maestà, l’anno 2023, che porta con sé speranze e timori legati indissolubilmente fra loro.

Si chiude quindi il 2022 che all’Italia ha regalato un’unica nota veramente positiva: una buona ripresa del turismo inframmezzata dall’usuale dissesto idrogeologico,  da crolli, siccità, smottamenti, ghiacciai assassini, trombe d’aria nemiche dei siti balneari, frane dirompenti e così via. Mamma mia che annata!

Quanto alla vita di tutti i giorni ancora importanti, nel 2022, sono stati i negativi effetti rivenienti dalla pandemia di Covid 19 sempre presente anche se meno mortifera. Il virus è più vivo che mai attraverso le nuove varianti nonostante i continui aggiornamenti dei vaccini disponibili ed una campagna vaccinale tuttora in corso.

Politicamente, un nuovo Governo è finalmente emerso da un voto, purtroppo scarso nell’affluenza, ma democratico e popolare. Un Governo al quale, piaccia a no, si deve riconoscere scarsità di mezzi disponibili e tempi irrisori per approntare una Legge di Bilancio in parte già disegnata dai bisogni reali della popolazione tutta (aziende e privati) e vincolata (non poteva essere altrimenti), all’obbligo morale di contribuire in qualche modo  a moderare gli aumenti di gas ed elettricità (e non solo) che stanno strangolando famiglie e numerose aziende con l’eccezione di quelle che (petrolifere e farmaceutiche a solo titolo d’esempio) hanno potuto trarre e ancora traggono larghi vantaggi dall’avanzare del Covid e dall’aggressione russa all’Ucraina.

Un anno difficile da eliminare dal calendario della Storia. Un anno che ancora lascia, senza soluzione, le frizioni dell’Italia verso altri Paesi (Francia in testa) soprattutto per la ricollocazione, in Europa, dei migranti che, giornalmente, sbarcano sulle nostre coste.

E a proposito d’Europa eccoci presenti, impelagati anche con le regalie-tangenti del Quatar. Potevamo forse mancare? Nossignori.

Circa i fatti interni, grande è la confusione. Chi in precedenza, non ha saputo fare maggioranza organica ed esprimere un proprio Presidente del Consiglio, ha prima sostenuto il Governo Draghi (scelto del Presidente della Repubblica e non del Parlamento!) per farlo cadere, poi, senza rilevanti ragioni politiche spinto da interessi di bottega. Costoro vorrebbero ora dettare l’Agenda alla nuova maggioranza (piuttosto litigiosa direi), dare consigli. Allo stato trattasi di una opposizione confusa, frastagliata e inconcludente, incapace di pensare e concretizzare una linea comune armonica, coerente, metodica, rispettosa e professionale nel fissare obiettivi, modalità di spesa e relativi controlli non burocratici e rapidamente operativi.

Ciò che si autodefiniva “sinistra”  sembra non esistere più. Non si intravvedono nuovi ideali. Solo macerie con militanti del PD alla ricerca di un nuovo Segretario, forse da silurare appena eletto, capace di riproporre una nuova anima, nuove parole guida, nuove sensazioni d’appartenenza, di speranza, di fratellanza, di legame generazionale.

Credo manchino le “scuole di partito”. Là si imparava a pensare, a confrontarsi, a dibattere, ad apprendere i rudimenti per l’amministrazione di strutture pubbliche via via sempre più complesse da ascendere. Scuole di partito il cui obiettivo formativo finale era racchiuso, sempre, in una frase simile a questa: “Ricorda. Il politico è al servizio della comunità, del cittadino, del popolo più debole e deve operare con onestà, correttezza, flessibilità, studio dei problemi, confronto.”

Quale l’origine politica, oggi, di gran parte dei politici nostrani ? Da dove vengono? Hanno un sogno per il Paese? Cosa sanno realmente della politica e della lingua italiana? Che libri hanno letto per istruirsi; come si documentano; con chi e per cosa si sono confrontati negli anni? Sono capaci, se necessario, di raccogliere ed interpretare dati, di mediare? O forse si limitano, di tanto in tanto, a cercare citazioni o frase fatte, in “rete” che, forse, mal comprendono, mal utilizzano o mal traducono coi traduttori automatici (facendo figuracce)  ed essere poi irrisi da qualche giornalista più dotto che, divertito, li prende sapientemente in castagna.

Credo sia meglio ch’io smetta anche se molte sono ancora le frivolezze che potrei riportare.

Mi sono lasciato prendere la mano. Scusatemi.

Obiettivo di questo poster era solo quello di augurare a Voi tutti Buone Feste: per Natale, Capodanno, Befana e per qualche compleanno che, forse, cade fra queste festività.

Per qualche giorno, almeno, tentiamo di essere lieti; avvolti dal calore di chi ci vuol bene ed a cui vogliamo bene e dal ricordo di chi questo calore non ce lo può più dare, ma la cui presenza per noi è sempre viva.

Tanti auguri amici miei, tanti cari auguri di serenità e di buona salute. A Voi tutti un forte abbraccio e la speranza di un futuro migliore.

a_caneinviaggio                   

 

banzai43

Sacra famiglia 2


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3 Risposte to “Natale 2022, come un Valletto”

  1. Mario Angelo 🌳🌹 Says:

    Auguri di Buon Natale Banzai! 🖐️😊⛄🎄

  2. laurin42 Says:

    Si dice che a Natale, bisogna essere più buoni. 😌😌😌Uffa!🥳🥳🥳
    Ma che ne direste di essere tutti un po’ più cattivi a Natale e più buoni il resto dell’anno? 🥹🥹🥹Oppure essere semplicemente noi stessi al meglio?😊😊😊 E ricordarci che ogni giorno possiamo ridere, cantare e trovare la vita piena di tante sorprese che ce la fanno apprezzare. 🤩🤩🤩Perchè come siamo e saremo dipende da noi.😁😁😁
    Comunque so che gli auguri fanno sempre piacere ! Per cosa fate voi! 😘😘😘
    Io auguro a tutti di vivere i propri sogni! E non solo per oggi ma per tutti i giorni che verranno !🌈🌈🌈 Laurin

  3. Caterina Milanesio Says:

    Hai disegnato un lucido quadro della situazione. Eppure, ogni anno, speriamo che qualcosa possa migliorare e sogniamo persino qualche miracolo, che regolarmente non accade. Eppure, se è vero che la speranza sia l’ultima a morire, come potremmo farne a meno?
    Lascio a te e alla tua famiglia i miei migliori auguri di buone Feste, con la speranza che il nuovo anno, se non nella politica, porti almeno nelle nostre case salute e serenità. Un abbraccio!

    https://viracconto1.blogspot.com

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