In un romanzo di recente lettura c’è, a pagina 8, la descrizione di una giovane fatta da chi ne è innamorato. A mio giudizio è molto bella. La dono a tutti gli amici che, di tanto in tanto, hanno la pazienza di leggermi.
Sumire non si poteva definire una gran bellezza nel senso usuale del termine. Aveva le guance scavate e la bocca un po’ troppo grande. Il naso, piccolo, era leggermente all’insù. La sua espressione era intensa, e aveva un forte senso dell’umorismo, ma non capitava quasi mai che ridesse forte. Era piccola di statura, e anche quando era di buon umore aveva un modo di parlare come se volesse fare a botte. Credo che in tutta la sua vita non avesse mai preso in mano un rossetto o una matita per gli occhi. Dubito perfino sapesse che esistono reggiseni di diverse misure. E tuttavia c’era qualcosa di speciale in Sumire che ti conquistava. E’ difficile spiegare a parole in che cosa consistesse questa sua speciale qualità, ma bastava guardarla negli occhi per vederla, riflessa nelle sue pupille.
A questo punto forse farei meglio a dirlo chiaramente: ero innamorato di Sumire. …….
(da “La ragazza dello sputnik” di Murakami Haruki)
30/06/2021 alle 23:37
Un vero colpo di fulmine! Bella descrizione e grazie per la dedica. In quanto donna, non posso che sperare di potermi immedesimare in Sumire!
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