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2021: Propositi per il Nuovo anno

31/12/2020

Il 2020 è agli sgoccioli e ciascuno di noi, io credo, lo vuole dimenticare al più presto.

Un anno pesante, doloroso, opprimente, pieno di paure, di lacrime, di chiusure d’aziende, di precarietà diffuse, d’instabilità familiari, di compressione dei redditi, di lontananza degli affetti e di tant’altro ancora.

Ma l’amore, nella più ampia accezione del termine, pur nelle tante limitazioni c’è ancora, motore insostituibile del sopravvivere, del vivere, dello sperare nel futuro prossimo della nostra esistenza.

Ed all’anno nascente, ed a Voi tutti, amici lettori, dedico una poesia dell’amore più classico. Una poesia scritta da un anonimo tzigano per la sua donna, il suo grande amore al quale garantisce attraverso lo scorrere dei mesi l’incessante fluire dei suoi sentimenti, del suo Amore.

 

Propositi d’amore per l’anno nuovo 

Di gennaio vi amerò per la vostra fronte,
bianca e ampia come una chiostra di montagne.

Di febbraio vi amerò per le vostre ciglia,
leggere e morbide come il pelo del capriolo.

Di marzo vi amerò per le vostre labbra,
tenere e rosse come la scorza del sole alto nel cielo.

D’aprile vi amerò per il vostro seno,
che è rotondo e dolce come la mela selvatica.

Di maggio vi amerò per il vostro ventre,
che è morbido e sinuoso come un anfratto tra le colline.

Di giugno vi amerò per le vostre gambe,
che sono alte e flessuose come le colonne tortili del portico.

Di luglio vi amerò per i vostri piedi,
bianchi e timidi come le ninfee socchiuse sullo stagno.

Di agosto vi amerò per la vostra voce,
roca e fonda come l’acqua ribollente dei torrenti.

Di settembre vi amerò per il vostro sorriso,
misterioso e sfuggente come il ventaglio delle nostre madri.

D’ottobre vi amerò per i vostri genitori,
che mi hanno fatto il regalo di mettervi al mondo.

Di novembre vi amerò per la vostra promessa,
che mi sposerete al calare della terza luna.

Di dicembre vi amerò per la vostra fedeltà,
perché amerete me, soltanto me, sino alla fine dei giorni.

Anonimo tzigano  

 

 

Stiamo per girare l’angolo. Il 2021 ci aspetta. E noi … ?

24/12/2020

Amici cari, eccomi tornato dopo un’assenza non breve. Assenza non dipesa da me. Ai primi di novembre son caduto in bicicletta: frattura del polso (ingessato) rottura del femore (operato). Ora son quasi a posto. Cammino da qualche giorno con una sola stampella e le cose stanno andando per il meglio. Qualche giorno ancora e sarò come nuovo.

Spiegato il ritardo passiamo agli eventi.

Anche questo anno (da carcerati) sta per finire. Il Natale si preannuncia scialbo, i parenti confinati, gli amici lontani, le città imbavagliate, le giornate fotocopie l’una dell’altra, … e le persone non cantano più dai balconi. Anche i tricolori sono sempre meno numerosi, spesso slavati e talvolta con strappi, risultato delle intemperie e dall’incuria di chi li aveva esposti con risorgimentale sicurezza. Insomma, una tristezza!

Nonostante tutto, però, in un remoto angolo dell’anima, la speranza non smette di pensare che, prima o poi, riproverà (e se necessario lo farà più volte) a fiorire nuovamente.

E allora, cari amici, Buone Feste, a Voi tutti nell’attesa di un nuovo anno meno faticoso, meno pericoloso, meno tedioso ed apprensivo di quello che stiamo per mettere alla porta.

Idealmente, gettiamo tutti la mascher(in)a e con un abbraccio (rigorosamente virtuale) promettiamo di rivederci e risentirci, al più presto ed in perfetta salute.

 

  banzai43