“… Ci sono uomini che valgono nulla o poco più – la maggior parte – e uomini di valore, pochissimi. Odisseo è un guerriero molto attraente, lo so io, lo sanno le altre donne che, mortali o no, si sono sciolte fra le sue braccia. Ma c’è qualcosa di più, in lui, oltre l’avvenenza e il corpo solido, oltre l’eroismo e la pazienza con cui ha sopportato le insidie dell’altrove. C’è una mente che sa solcare le increspature delle calamità e fare tesoro della polvere calpestata. Sa immaginare cosa dispiegano i destini, sa indovinare le probabilità, prevenire le reazioni dell’animo umano. Sa calcolare, reinventare, scartare controtempo. E sa anche, all’occorrenza, lasciarsi andare dispiegando la sua più profonda essenza umana. Questi talenti, tutti assieme, non possono sfuggire a un buon osservatore: se costui guarda negli occhi del re di Itaca vi troverà scritta ogni cosa.”
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da Marilù Oliva:
“L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre”
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