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“La vita dell’universo nella solitudine è lo spettacolo più sublime, più indescrivibile che ferisca l’occhio dell’uomo. E’ una vita che si sente, e sembra comunicare a noi il sentimento d’una esistenza più vasta, più completa dell’umano. Allora non siamo più i critici e i legislatori, ma gli occhi, gli orecchi, il pensiero del mondo. L’intelligenza non è più un tutto, ma una parte. L’uomo non pretende più di comprendere e di dominare l’universo, ma sente, palpita, respira con esso.”
Ippolito Nievo, Confessioni d’un ottuagenario
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