da “L’università del crimine”
di Petros Markaris
……….
“Ai nostri giorni non esistono più gli studiosi. Ci sono rimasti gli intellettuali”
“E che differenza c’è ?” gli chiedo ……….
” Gli studiosi sono uomini e donne che vivono nelle biblioteche, studiano e producono lavoro scientifico: Gli intellettuali sono specialisti in generalizzazioni e, soprattutto, sono convinti di possedere un sapere esteso a tutto lo scibile umano. Gli studiosi hanno conoscenze; gli intellettuali hanno opinioni che amano esprimere in ogni occasione. L’espressione della propria opinione è intrecciata con due caratteristiche, ognuna delle quali ha una ricaduta sessuale”
“Sessuale ?” ripeto come se non credessi alle mie orecchie ……….
“Esatto: sessuale,” ripete. La prima è la lussuria dell’analisi. Devono analizzare tutto. Soffrono di una malattia per cui non è ancora stata trovata una cura: l’analisite. L’altra caratteristica è il piacere di ascoltarsi. Si ascoltano mentre parlano e si eccitano sessualmente.
………. “Non ci sono più studiosi, così come non ci sono più professori d’università, signor commissario” ……………….
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