Ieri, 25 novembre, la giornata ha ricordato la violenza sulle donne. La violenza sulle nostre madri. Ed io ho taciuto.
Ne parlo oggi, brevemente. Oggi, poiché ieri ne han parlato tutti. Oggi, perché questa giornata, “dopo”, sia, idealmente, il nuovo grano di un Rosario infinito, del pensiero sulla necessità ad una umana convivenza, della vergogna di chi non ascolta. Un Rosario da tenere NON nelle mani, ma nei cuori, negli animi.
Donne uccise, donne violate nel corpo e nell’anima, donne tradite, donne con le membra ed il cuore spezzati.
E’ una disumanità incomprensibile che cresce e ci avvolge. Troviamo il coraggio, tutti insieme: uomini e donne, anziani e giovani, ricchi e poveri, di fare fronte comune. Trovare il modo di evitare che un denunciato per stalking aumenti la sua ira fino all’omicidio. Se una donna denuncia, accertata la verità dei fatti (in modo rapido) l’uomo sia messo in condizioni di non nuocere: carcere per lungo tempo e castrazione immediata; e mi vergogno di riconoscere che applicata a questi vigliacchi accetterei anche la condanna capitale e senza ripensamenti. La morte di un violento è certamente meno grave della morte di una donna che in sé porta il miracolo della riproduzione della specie, della rinascita, dell’amore, della speranza.
Tanto potrei aggiungere, ma ho promesso di essere breve.
Per favore, siate gentili con le donne, proteggetele, ricordatele e rispettatele tutti i giorni e non il solo 25 novembre che, tutto sommato, è un giorno come un altro.
Buona domenica.
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..banzai43
Tag: amore, anima, arti, corpi, cuore, dolcezza, femminicidio, figlie, madri, membra, nascita, natura, omicidio, protezione, rispetto, rosario, seme, sorelle, violenza
28/11/2016 alle 20:41
Condivido pienamente la condanna forte e decisa della violenza sulle donne e la necessità di una riflessione sull’impianto legislativo volto a reprimere il reato. Pero’, a mio avviso, è necessario insistere sulla prevenzione e sulla cultura sociale. Su certe conclusioni circa le condanne da comminare non sono d’accordo.
28/11/2016 alle 22:08
Non avevo dubbi!
Ok alla prevenzione ed alla cultura sociale. Ma sono alberi i cui frutti maturano in anni ed anni. Nel frattempo cosa facciamo? Diamo qualche fermo di 24 o 48 ore + 2 Padre nostro e 5 ave Maria?
A presto.
banzai43
10/12/2016 alle 10:31
Fermo restando che, la violenza sulle donne va avanti da secoli secondo me bisognerebbe educare i figli a non maltrattare mai una donna secondo dovremmo dare alle donne gli strumenti giusti per difendersi, in Polonia, esempio l’esercito offre gratis corsi di auto difesa e anti aggressione parlare nn aiuta dobbiamo lavorare alle radici e visto che comunque succede fornire a tutte le donne gli strumenti piú adatti per difendersi dalla violenza di chi ė una bestia
11/12/2016 alle 22:31
A Francesco Gnutti che ringrszio del passaggio.
Hai ragione, Diamo alle donne strumenti di difesa (e di offesa se se ne ravvisa l’utilità). Nel contempo operiamo migliorando l’educazione, il clima familiare. E verso la violenza bruta e vigliacca si cessi di tollerarla. Certo è che se una donna denuncia alle Autorità stalking ripetuto e, di fatto, si vede abbandonata … cosa può fare?, come difendersi? come credere all’esistenza della giustizia?
banzai43
23/12/2016 alle 00:36
Grazie Banzai
aggiungerei un ‘altra sollecitazione e alle donne, alle madri, alle compagne “insegnate ai vostri figli, ai vostri compagni ad amarvi davvero e a fare della cultura del rispetto una bandiera!”
SherAuguricari