Amiche mie carissime, forse Ovidio (Publio Ovidio Nasone: Sulmona 43 a.C. – Tomi 18 d.C.) non vi amava così come spesso vien detto. Di lui si ricorda che disse:
Restituisci sempre ciò che ti è stato dato in pegno, rispetta sempre religiosamente i patti, astieniti dal commettere frodi e conserva le mani pure dai delitti: solo le donne, se hai senno, ingannale pure impunemente. Nei loro confronti infatti la lealtà è una colpa più vergognosa di qualsiasi inganno. Inganna queste ingannatrici: razza in gran parte scellerata, cadano nei lacci che esse stesse hanno teso.
Tag: amore, correttezza, delitti, donna, frodi, inganno, lealtà, licenziosità, Ovidio, patti, poesia, poeta, Publio Ovidio Nasone, razza, versi
15/01/2016 alle 08:18
Caro Ovidio, l’ inganno non ha sesso anche se alcune donne tessono trame diaboliche,soprattutto verso i propri cari
La Donna, angelo del focolare, Oggi, attizza solo il fuoco
Buon week end, carissimo
Un abbraccio
Mistral
12/08/2016 alle 11:03
Che gli avranno mai fatto? 🙂