Ci risiamo.
Eccoci ad un altro Natale. Ad esso seguirà un nuovo Capodanno.
Chiunque abbia coscienza sociale non potrà essere felice sino in fondo.
Se portato a guardare in casa propria (l’Italia) per le difficoltà del nostro Paese immerso in una povertà che avanza, stanco di promesse mancate e con tanta voglia di normalità. Che strano parlare di “normalità” quasi fosse un dono e non un diritto.
Se con l’occhio rivolto al mondo: per gli ammazzamenti perpetrati in molte Nazioni, per le mancate promesse di democrazia, lo sfruttamento generalizzato con particolarità per quello minorile, le violenze sull’altra metà del cielo, le nuove tensioni internazionali e …… tante altre tristissime situazioni.
Che tipo di auguri fare, allora? Nessun augurio. Sappiate coltivare, come anch’io farò, la speranza di tempi migliori. E’ tutto.
Affettuosamente Vostro
banzai43
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