I miei timori erano infondati. Il Cavaliere non tace. Parla.
Anzi, ri-trita parole passate per Lui sempre attuali.
Un paio di giorni or sono, ad una manifestazione di una componente del Suo partito, Lui ha riattaccato i comunisti. E lo ha fatto a modo Suo, con stile tribunizio, senza sorrisi, senza humor senza neppure un sarcasmo che, seppur talvolta fastidioso, è pur sempre meglio del nulla, del vuoto. Nessuna eleganza!
Anche per chi comunista non lo è mai stato, io fra questi, a molti, moltissimi di quei compagni non si può negare l’aver dato, anche molto, a questa nostra Italia, in pensieri, azioni, spinta all’eguaglianza, sogni utopistici, socialità.
Ora, a nome credo di molti, mi sento di riaffermare che ben più del Cavaliere è stato bello, a proposito del comunismo, sentir discettare Giorgio Gaber.
Eccolo nuovamente, per Voi e per me.
banzai43
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