Archive for agosto 2010

degli annunci pubblicitari

31/08/2010

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Gli annunci pubblicitari sono ormai così numerosi che diamo loro solo un’occhiata negli- gente; perciò è diventato necessario attirare l’attenzione con la magnificenza delle promesse e con un’eloquenza a volte sublime e a volte ridicola.

Samuel Johnson

del tempo … non solo di Ferragosto

14/08/2010

L’unica cosa veramente nostra che la natura ci ha dato è il tempo, un bene sommamente fuggevole che noi ci lasciamo togliere dal primo venuto. Nessuno che abbia portato via del tempo a un altro pensa di essere debitore di qualcosa, mentre è questo l’unico bene che un uomo non può restituire, neppure con tutta la sua buona volontà.

Seneca

Mi mancano le rondini

12/08/2010

Mi mancano le rondini

 (Immagini attinte dalla Rete) 

Milano, quarto piano, 87 scalini tutti a piedi in una casa di ringhiera alla periferia nord della città. Là ho abitato dai 12 al 25 anni. Là ho giocato con gli amici nell’ampio cortile. Gli ingressi delle case affacciati alla fine degli scalini, altri lungo la ringhiera sovrastante la corte, gli ultimi nel vano che formava la ringhiera quando piegava ad angolo retto, verso destra.

Quarto piano; quello del miracolo di ogni primavera. All’interno della tromba della scale, in un angolo dell’alto soffitto, una coppia di rondini riprendeva possesso del nido che la stessa o un’altra coppia aveva abbandonato l’autunno prima per migrare verso terre più calde e profumate.

Cosa avrà indotto la prima coppia a costruire il nido per la famiglia proprio là e perché, successivamente, molte altre hanno deciso di manuterere il nido e farvi crecere i propri piccoli?

Non ho ricordi del luogo senza il nido, ma rammento la gioia di tutti nello scoprire, un mattino, che le rondini erano tornate. E che festa quando dal nido spuntavano beccucci e testine implumi. Si moltiplicavano i sorrisi e l’andirivieni volante e sempre più veloce, di mamma e papà per soddisfare il petulante cinguettio delle piccole gole ingorde.

Non abito più là da decenni, ma non ho mancato d’interessarmene. Niente più nido ne rondini. Una primavera non son tornate e da allora anche se inconsapevolmente, mi mancano. Cerco in cielo, vanamente, i loro ghirigori e mi mancano.  Sono triste.

Finita la scuola la mamma, da bambino, mi accompagnava nel Trentino dalla nonna con la quale passavo gran parte delle vacanze scolastiche. Nonna Anna, una donna esile e dolcissima che avrei difeso, a qualunque costo, da chiunque.

Per gli amici del luogo non ero quello che arrivava in vacanza, ero quello che a tornava al paese dopo un altro anno di scuola in città.

Sùbito un concitato e rapido aggiornamento dagli amici: “Dante ha addomesticato un altro corvo (Checco), Firmino ha un nuovo orologio, Norma,  a scuola, è sempre la migliore, Odilia è sempre più bella, Sergio è tornato da Nichelino dove studia da tipografo, Bruno ha cominciato ad aiutare i fratelli in falegnameria, … “

Alla fin fine non era cambiato quasi nulla e già dalla sera dell’arrivo la mia vita riprendeva come se dall’estate precedente non vi fosse stata interruzione.

La nonna aveva l’asino, un cane, una capretta e l’orto ove regnava sovrano un grosso susino fronduto dai frutti dolcissimi.

Io avevo di più: libertà assoluta perché le regole della nonna non pesavano. Mi nutrivo di questo bene come una donna elegante fa col suo profumo. L’assaporavo. Ora a piccole dosi ora a pieni polmoni con la sensazione di (more…)