Archive for febbraio 2010

lacrime

28/02/2010

L’occhio vede bene Dio

soltanto attraverso le lacrime.

V. Hugo, W. Shakespeare

Mario Luzi – l’ultima poesia

28/02/2010

Mario Luzi (Firenze, 20 ottobre 1914 – Firenze, 28 febbraio 2005) grande poeta italiano del Novecento e Senatore a vita della nostra Repubblica.


E’ la Sua ultima poesia, battuta al computer da Caterina Trombetti, sua assistente e amica, poche ore prima della morte.

La offro a Voi tutti, amici miei, in un momento di grande difficoltà per il nostro Paese, di grande dolore per il mondo spezzato dai terremoti, spazzato dai mari, piegato dalla crisi economica. La propongo perché, insieme, non si dimentichi che dopo una vetta raggiunta altre ve ne sono  da conquistare e che l’Uomo mai deve fermarsi.

Buon futuro a tutti.

banzai43

del vivere … per sempre

27/02/2010

“Ma ho vissuto, e non ho vissuto

invano; la mia mente perderà

la sua forza, il mio sangue il suo fuoco,

e, sconfitto dal male, perirà

anche il mio corpo, ma in me esiste

qualcosa che consumerà il tormento

del tempo e vivrà quando sarò morto”

GEORGE “Lord” BYRON
LONDRA 1788 - MISSOLUNGI 1824)

dal "PROMETHEUS"

della corruzione

26/02/2010

Gli uomini incorruttibili sono forse come i biglietti di banca da un milione, che è difficile cambiarli.

P.I. TOULET, Monsier du Paur

Non v’è stata mai cosa alcuna, così ben immaginata dallo spirito umano o così solidamente stabilita, che nel corso del tempo non sia stata corrotta.

“Prayer Book”, PREFACE


l’italiano e l’Italia

26/02/2010

Senza orizzonte


Mi manca l’orizzonte,

la speranza,

il calore affettuoso

degli amici,

il marciar

a obiettivi già segnati.

Povera Italia.

Vascello senza chiglia

senza prora né poppa,

col timon divelto,

le vele già strappate,

alla deriva.

Altre rotte e

timonier diversi

per riprendere il mare

a questa nave.

Altri traguardi.

Nuove forze in gioco.

banzai43

con ironia

25/02/2010

Che delusione essere valutati

per ciò che si è

e non per ciò che

si pretende di essere.

banzai43

Uno scandalo dopo l’altro: di quest’Italia di senza lavoro, miliardari, cassaintegrati, proprietari di attici e di barche …

24/02/2010

Più passa il tempo e più rimpiango il passato. I bei tempi dove rubavano in tanti, ma se politici (non sempre), lo facevano per conto dei partiti. Ed i partiti controllavano e come se controllavano ed in modo costante.  Vietato sgarrare.

Oggi non è così e il  Paese è diviso. La compagine del Governo, mostra una compattezza di alleanza inguardabile (mamma mia quanto friabile).

L’opposizione (solo di nome) non può essere considerata tale perchè, al suo interno ha l’opposizione di sé stessa e l’opposizione dell’opposizione … dell’opposizione. E in tale condizione a chi si fa opposizione e con chi?, con  quali personaggi?

Disponiamo di una classe politica sostanzialmente evirata e d’imprenditori genericamente maneggioni (anche se talvolta intelligenti oltre che furbetti) che rubano a man passa, s’impadroniscono dei nostri soldi e, soprattutto, delle nostre speranze. Individui ombra dei passati imprenditori e dei passati politici,   giganti-sognatori al loro confronto.

Che schifo! Che puzza! Che sporcizia! Che voglia di schiaffeggiare i corrotti, i ladri, i profittatori ad uno ad uno.

Che vergogna parlarne con gli amici stranieri (non sempre ci si può sottrarre) che,  quando amici veri, sono imbarazzati dalla nostra situazione di marginalità politica, etica e sociale.

E scusatemi di questo piccolo sfogo.

In ben altro modo si espresse, in una delle sue ultime composizioni, il grande poeta Giovanni Raboni, composizione (credo del 2004), che  qui ripropongo.

Sdegnato la scrisse pensando d’aver visto il peggio del peggio. Non fu buon profeta. Il peggio doveva ancora venire. E’ un nuovo peggio mentre il peggio vecchio ancora persiste, due peggi assommati, insomma.

A Voi tutti, buon futuro (per quanto possibile) e, di nuovo, scusatemi.

banzai43

Canzone del danno e della beffa

Giovanni Raboni
(Milano 22.01.1932 - Parma 16.09.2004)

Stillicio di delitti, terribile:

si distruggono vite,

si distruggono posti di lavoro,

si distrugge la giustizia, il decoro

della convivenza civile.

E intanto l’imprenditore del nulla,

il venditore d’aria fritta,

forte coi miserabili

delle sue inindagabili ricchezze,

sorride a tutto schermo

negando ogni evidenza, promettendo

il già invano promesso e l’impossibile,

spacciando per paterno

il suo osceno frasario da piazzista.

Mai così in basso, così simile

(non solo dirlo, ma anche pensarlo duole)

alle odiose caricature

che da sempre ci infangano e sfigurano….

Anche altrove, lo so,

si santifica il crimine, anche altrove

si celebrano i riti

del privilegio e dell’impunità

trasformati in dottrina dello Stato.

Ma solo a noi, già fradici

di antiche colpe e remissioni,

a noi prima untori e poi vittime

della peste del secolo

è toccata, con il danno, la beffa,

una farsa in aggiunta alla sventura.




del pensiero

23/02/2010

Bisogna sempre avere due idee: la seconda per uccidere la prima.

Georges Braque

Il dubbio è uno dei nomi dell’intelligenza.

Jorge Luis Borges

Le idee sono come ombre – sembrano salde finché cerchiamo di afferrarle.

Samuel Butler

Ci risiamo con l’Italia da mungere?

23/02/2010

Scandalo Fastweb, le intercettazioni

di Emiliano Fittipaldi



Dalla versione on line, odierna, del quotidiano La Repubblica

Ecco come il senatore del Pdl Di Girolamo e gli imprenditori arrestati facevano affari milionari. Un gigantesco sistema di riciclaggio di denaro sporco che coinvolge anche Telecom. Ed emergono rapporti con Finmeccanica.

Il conto corrente i carabinieri lo hanno trovato alla Barclays Bank, Isole Seychelles, a nome della Waldorf Investment. Dietro quella società, secondo gli investigatori, ci sono due dei pezzi grossi finiti nella rete dei pm di Roma: il senatore Nicola Di Girolamo e Marco Toseroni, entrambi indagati, insieme al altre 54 persone, nella mega operazione su riciclaggio di denaro sporco del Ros e della Guardia di Finanza. Il conto corrente è di quelli pesanti: in pochi mesi ci finiscono dentro 36 milioni di euro. Tutti illeciti profitti guadagnati dalla banda capeggiata da Gennaro Mokbel, che dal 2003 al 2007 grazie alla falsa compravendita di schede prepagate e alla fittizia compravendita di traffico telefonico mai effettuato, ha generato operazioni per 2,2 miliardi di euro. Un riciclaggio spaventoso pari al debito dell’Alitalia, un’affare in cui sono coinvolti tutti: imprenditori, mafiosi, piccole aziende, rappresentanti delle forze dell’ordine, aziende come Telecom, Sparckle, Fastweb (è stato spiccato un mandato di arresto per l’ex aministratore Silvio Scaglia, l’attuale amministratore Parisi è indagato), politici di spicco.

l senatore Di Girolamo – di cui oggi la procura ha chiesto l’arresto – è uno dei perni dell’inchiesta: dalle intercettazioni e dalle indagini economiche sembra che il suo ruolo sia più che rilevante. La ‘ndrangheta avrebbe messo il nome del senatore Di Girolamo sulle schede bianche usate per i seggi destinati agli italiani all’estero per farlo eleggere. Ma il suo nome spunta dappertutto, soprattutto …

Chi intenda continuare la lettura potrà farlo

collegandosi a questo sito:

http://www.italysoft.com/news/la-repubblica.html

Temo un uomo …

22/02/2010

Temo un uomo dal discorso frugale

EMILY DICKINSON

(1830- 1886 Amherst, Massachusetts)

Temo un uomo silenzioso:

l’arringatore posso sorpassare,

il chiaccherone intrattenere.

Ma colui che pondera,

mentre gli altri spendono l’ultima lira,

di quest’uomo diffido.

Temo che egli sia grande.